Giorgia Meloni si impegna a rafforzare i legami tra Stati Uniti e Unione Europea in un contesto di tensione

Giorgia Meloni parteciperà al Cpac vicino a Washington il 24 febbraio, affrontando le relazioni transatlantiche e la guerra in Ucraina, mentre gestisce tensioni interne legate al caso Delmastro.
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Giorgia Meloni si impegna a rafforzare i legami tra Stati Uniti e Unione Europea in un contesto di tensione - unita.tv

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, continua a svolgere un ruolo cruciale nel tentativo di mediare tra Stati Uniti e Unione Europea, specialmente in un periodo caratterizzato da tensioni sul conflitto ucraino. La leader di Fratelli d’Italia si prepara a intervenire in video-collegamento alla conferenza Cpac, che si tiene nei pressi di Washington, dove si riuniscono attivisti e politici conservatori da tutto il mondo. Questo intervento, previsto per sabato alle 19.15 italiane, rappresenta un’importante occasione per Meloni di esprimere la posizione italiana e europea su questioni di rilevanza globale.

L’intervento al Cpac e le relazioni transatlantiche

L’intervento di Giorgia Meloni al Cpac non è ancora stato ufficialmente confermato da Palazzo Chigi, ma il sito della conferenza ha già annunciato la sua partecipazione. Oltre a Meloni, tra i relatori ci saranno figure di spicco come il presidente argentino Javier Milei e Elise Stefanik, designata Rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Durante il suo intervento, Meloni si concentrerà sulle relazioni transatlantiche, che stanno affrontando sfide significative a causa delle nuove politiche di Donald Trump, in particolare in relazione al conflitto in Ucraina.

Meloni ha recentemente discusso la situazione ucraina con il primo ministro canadese Justin Trudeau, attuale presidente di turno del G7. Durante questa conversazione, ha ribadito la posizione dell’Italia, sottolineando che la priorità è comune a tutta l’Europa e all’Alleanza Atlantica: fermare il conflitto e lavorare per la pace. La presidente del Consiglio ha evidenziato come il sostegno occidentale e la determinazione ucraina abbiano creato le condizioni per considerare un possibile accordo.

La posizione italiana sulla guerra in Ucraina

Meloni ha dichiarato che l’Italia, insieme agli Stati Uniti e ai partner europei, sta lavorando per garantire una pace duratura in Europa, che richiede misure di sicurezza concrete per l’Ucraina. Tuttavia, la presidente del Consiglio ha anche comunicato a Trudeau che non potrà partecipare alla video-call dei leader G7 prevista per il 24 febbraio, a causa di impegni precedentemente assunti con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed, in visita a Roma. Questo impegno le impedirà di essere presente a Kiev per il terzo anniversario dell’inizio della guerra.

Incontro tra Meloni, Tajani e Salvini

I temi di rilevanza nazionale e internazionale si accumulano sulla scrivania di Giorgia Meloni, che ha recentemente incontrato i suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Sebbene le fonti governative abbiano descritto l’incontro come una consueta riunione settimanale, non si esclude che il conflitto ucraino e questioni economiche, come le concessioni balneari e la rottamazione delle cartelle esattoriali, siano stati al centro della discussione. Salvini ha espresso l’intenzione di redigere un documento unitario della maggioranza riguardo alla questione delle cartelle, sottolineando che l’obiettivo è aiutare i cittadini italiani in difficoltà.

Le dichiarazioni di Salvini, in particolare quelle in favore di Trump, hanno suscitato reazioni contrastanti. Mentre il segretario della Lega ha elogiato Trump, definendolo meritevole del Nobel per la pace, Tajani ha adottato un tono più cauto, affermando che il linguaggio usato da Trump nei confronti di Zelensky non riflette la posizione italiana. Le fonti governative hanno cercato di minimizzare le dichiarazioni di Salvini, affermando che la linea di politica estera è stabilita dal premier e dal ministro degli Esteri.

Il caso Delmastro e le tensioni interne

Un nuovo fronte si è aperto all’interno del governo italiano a causa della condanna in primo grado a otto mesi di reclusione per il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, per rivelazione di segreto d’ufficio nel caso dell’anarchico Alfredo Cospito. La sentenza ha lasciato Meloni “sconcertata”, portandola a incontrare il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per discutere della situazione. Nonostante le pressioni per le dimissioni di Delmastro, Meloni ha confermato che il sottosegretario rimarrà al suo posto.

Delmastro ha ricevuto il sostegno di Fratelli d’Italia, con diversi membri del partito che hanno definito la sentenza come una decisione politica. Meloni ha espresso preoccupazione per il fatto che il pubblico ministero avesse inizialmente richiesto l’archiviazione e poi l’assoluzione per Delmastro. La presidente del Consiglio ha chiarito che le dimissioni non sono un’opzione, sostenendo la necessità di mantenere la stabilità all’interno del governo.