Il decentramento a Genova: una gestione inefficace che penalizza i Municipi

La candidata sindaco Rossella D’Acqui denuncia l’inefficienza del decentramento a Genova, chiedendo una riforma che restituisca poteri ai Municipi per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.
Il decentramento a Genova: una gestione inefficace che penalizza i Municipi Il decentramento a Genova: una gestione inefficace che penalizza i Municipi

A Genova, la riforma del decentramento ha avuto risultati imprevisti che hanno indebolito significativamente i Municipi, rendendo difficile la gestione delle urgenze locali. Rossella D’Acqui, candidata sindaco del centrosinistra per la coalizione Linea Condivisa, critica aspramente la centralizzazione delle risorse e il modo in cui le problematiche territoriali vengono affrontate. La sua denuncia mette in luce un sistema burocratico che rallenta i servizi e allontana le istituzioni dai bisogni dei cittadini.

Le criticità del decentramento a Genova

Negli ultimi anni, il decentramento era stato pensato come una strategia per avvicinare la macchina amministrativa alle necessità della popolazione, tuttavia, l’implementazione del modello dal centrodestra ha creato complicazioni. I Municipi non sono più in grado di rispondere in maniera adeguata e tempestiva ai bisogni dei cittadini. Un esempio emblematico è quello della manutenzione dei marciapiedi: le richieste dei Municipi vengono inoltrate al Comune, il quale le raggruppa con quelle degli altri distretti. Questo crea una lista d’attesa che si traduce in ritardi infiniti.

Le problematiche non si limitano alla manutenzione delle strade, toccheranno anche ambiti fondamentali come l’edilizia scolastica e la sicurezza urbana. La centralizzazione ha ostacolato ogni tentativo di dare risposte pronte ed efficaci, trasformando ciò che dovrebbe essere una gestione rapida in un percorso tortuoso e irto di difficoltà burocratiche. Questo stato di cose si traduce in cittadini che aspettano risposte e interventi che non si realizzano mai.

L’appello alla riforma del decentramento

Rossella D’Acqui è chiara nel suo messaggio: il decentramento non deve rimanere una mera etichetta ma deve manifestarsi in azioni concrete. “È fondamentale che si riconosca un ruolo decisivo ai Municipi nella gestione della città,” afferma con convinzione. D’Acqui indica la necessità di un nuovo modello che fornisca ai Municipi non solo autonomia operativa, ma anche una gestione equa delle risorse disponibili.

Per far sì che i Municipi possano svolgere il loro compito nel migliore dei modi, è imperativo riorganizzare strutturalmente l’amministrazione. Maggiori poteri e responsabilità devono essere dati per affrontare velocemente le sfide locali, il che direttamente influirà sulla qualità della vita dei residenti. Senza queste modifiche, d’altronde, il rischio è quello di continuare con i problemi attuali, un sistema che sembra sempre più distante dai bisogni reali della popolazione.

Un futuro migliore per Genova

La visione di D’Acqui gioca un ruolo cruciale nel delineare un futuro in cui i Municipi tornino a essere protagonisti della gestione del territorio. La proposta di un decentramento effettivo è visto come l’unico modo per migliorare la qualità della vita dei genovesi. “Restituiamo ai Municipi la capacità di operare e di prendere decisioni che riguardano i propri territori”, è l’appello forte della candidata. Solo così, l’impegno per un’amministrazione realmente vicina alle esigenze del territorio potrà prendere vita.

In questo contesto, la lotta per una riforma del decentramento assume una dimensione essenziale. Genova ha bisogno di un cambio radicale, per evitare che la centralizzazione delle decisioni continui a penalizzare i suoi cittadini e le loro aspettative di una vita urbana migliore e più reattiva.