Interventi dello Stato per la sicurezza delle abitazioni ai Campi Flegrei: stanziati 35 milioni di euro

Il governo italiano, guidato dal Ministro Nello Musumeci, destina 35 milioni di euro per la sicurezza degli edifici ai Campi Flegrei, colpiti da recenti terremoti e con 2.000 abitazioni a rischio.
Interventi Dello Stato Per La Sicurezza Delle Abitazioni Ai Campi Flegrei: Stanziati 35 Milioni Di Euro Interventi Dello Stato Per La Sicurezza Delle Abitazioni Ai Campi Flegrei: Stanziati 35 Milioni Di Euro
Interventi dello Stato per la sicurezza delle abitazioni ai Campi Flegrei: stanziati 35 milioni di euro - unita.tv

Il governo italiano ha annunciato un importante intervento per la messa in sicurezza delle abitazioni situate nell’area dei Campi Flegrei, una zona caratterizzata da attività vulcanica e sismica. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha comunicato che saranno disponibili 35 milioni di euro per le case danneggiate e 20 milioni all’anno fino al 2029 per garantire la sicurezza degli edifici. Questa iniziativa arriva in risposta a una situazione di emergenza che coinvolge migliaia di abitazioni a rischio.

La situazione degli edifici ai Campi Flegrei

I Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica situata nella provincia di Napoli, sono stati colpiti da una serie di terremoti, l’ultimo dei quali ha avuto una magnitudo di 4.4 e si è verificato il 13 marzo 2025. Secondo le stime fornite dal Ministro Musumeci, sono circa 2.000 gli edifici che presentano rischi significativi a causa di queste scosse. Le abitazioni danneggiate, a seguito del terremoto di maggio 2024, necessitano di interventi urgenti per tornare agibili. Il governo ha quindi deciso di intervenire con un piano di finanziamenti che prevede un contributo iniziale di 35 milioni di euro, destinato a riparare le case lesionate.

Musumeci ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo tra Stato e proprietari, affermando che il governo intende supportare i cittadini nella messa in sicurezza delle loro abitazioni. Il piano prevede anche un finanziamento annuale di 20 milioni di euro fino al 2029, per consentire ai proprietari di adeguare le loro case e affrontare le sfide poste dalla sismicità della zona. La situazione è complessa, e il Ministro ha avvertito che, sebbene non sia possibile fermare le scosse, è fondamentale mantenere la calma e continuare a lavorare per garantire la sicurezza degli abitanti.

Il “cappotto anti sismico”: una soluzione innovativa

Una delle misure principali previste dal piano di intervento è l’implementazione del cosiddetto “cappotto anti sismico”. Questo sistema consiste nell’inserire dispositivi flessibili tra le fondazioni degli edifici e la loro struttura, in modo da disaccoppiare il movimento del terreno da quello dell’edificio stesso. Musumeci ha spiegato che questa soluzione è stata scelta per migliorare la resistenza degli edifici alle scosse sismiche, considerando la scarsa cultura del rischio che caratterizza il nostro Paese.

Il Ministro ha evidenziato che lo Stato sta investendo oltre mezzo miliardo di euro per il consolidamento delle infrastrutture pubbliche, con un focus particolare sulle scuole. Questo intervento non è da considerarsi un semplice “sisma bonus”, che in passato non ha avuto un utilizzo ottimale, ma piuttosto un piano strategico per garantire la sicurezza delle abitazioni e delle strutture pubbliche in una delle aree più vulnerabili d’Italia.

La richiesta di un decreto bis per i Campi Flegrei

In seguito ai recenti eventi sismici, il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Caso, ha sollevato la questione della necessità di un nuovo decreto bis per i Campi Flegrei. Le scosse del 13 e 15 marzo 2025 hanno costretto 127 famiglie a lasciare le proprie abitazioni, e il numero è destinato ad aumentare, considerando le ulteriori 360 richieste di sopralluoghi in attesa di esecuzione. Caso ha sottolineato l’urgenza di un intervento legislativo che possa affrontare in modo efficace la situazione attuale, simile a quanto fatto dopo il terremoto del 20 maggio 2024.

Il deputato ha espresso preoccupazione per le condizioni in cui si trovano molte persone, in particolare anziani, donne e bambini, costretti a trascorrere la notte in auto per paura di ulteriori scosse. Ha sottolineato che è fondamentale fornire risposte rapide e adeguate alle necessità degli abitanti, considerando che la crisi si è acutizzata ormai quasi due anni fa. La richiesta di un nuovo decreto è quindi una risposta alla crescente preoccupazione della popolazione e alla necessità di garantire un intervento tempestivo e mirato per la sicurezza delle famiglie colpite.