Investimenti e sviluppo per il porto di Ancona: il governo punta sull’adiatica

Il viceministro Rixi annuncia investimenti per potenziare il porto di Ancona, evidenziando la sua posizione strategica nell’area adriatica e l’importanza di migliorare le infrastrutture logistiche locali.
Investimenti e sviluppo per il porto di Ancona: il governo punta sull'adiatica Investimenti e sviluppo per il porto di Ancona: il governo punta sull'adiatica

Il viceministro dei Trasporti ed Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha espresso l’intento del governo di promuovere e valorizzare l’intera area portuale adriatica, in un contesto segnato dalla chiusura del Mar Rosso. Durante un incontro ad Ancona, organizzato dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, Rixi ha sottolineato l’importanza strategica del porto anconetano per lo sviluppo territoriale, ponendo l’accento sulle opportunità emergenti in seguito ai cambiamenti geopolitici attesi nell’Est Europa.

La posizione strategica del porto di Ancona

Rixi ha evidenziato il punto di forza del porto di Ancona, situato davanti ai Balcani. Questa posizione offre delle opportunità uniche, soprattutto considerando gli attuali scenari geopolitici. Con il processo di pacificazione in Ucraina in fase di attesa, il porto di Ancona potrebbe assumere un ruolo da protagonista nel trasporto e nella logistica dell’area. La localizzazione del porto rappresenta un valore aggiunto, rendendolo un naturale punto di riferimento per l’import-export e per i flussi commerciali del Centro Italia.

Trasformazione e potenzialità infrastrutturali

Il viceministro ha descritto la fase di trasformazione che il porto sta attraversando, citando investimenti significativi previsti per il futuro. Attualmente ci sono tre banchine pubbliche, ma il piano è di aumentare il numero a cinque o sei, aumentando così la capienza e la capacità di attrarre traffico. Questa espansione è fondamentale per aumentare l’attività commerciale e logisticamente rendere il porto competitivo, soprattutto rispetto agli altri porti nazionali e a livello regionale. Rixi ha affermato che Ancona deve evolvere da una struttura portuale con capacità limitata a uno snodo centrale della logistica nazionale, dato che rappresenta l’unico approdo significativo tra Ravenna e Bari.

Necessità di investimenti e miglioramenti delle infrastrutture

Nonostante le potenzialità, Rixi ha sottolineato l’importanza di migliorare le connessioni stradali e ferroviarie che servono il porto. Lo sviluppo del sistema logistico nazionale implica una ristrutturazione e un potenziamento delle infrastrutture esistenti. La regione marchigiana presenta caratteristiche industriali notevoli, e il governo intende concentrare l’attenzione su questa area per massimizzare le sinergie tra il porto e il tessuto economico locale. Rixi ha indicato che nei prossimi anni ci sarà un aumento degli investimenti dedicati al porto di Ancona, con l’obiettivo di accelerare la costruzione delle nuove banchine e rendere il porto un fulcro fondamentale del commercio e della logistica nazionale.

Questi sforzi sono indicativi di una volontà concreta di rispondere alle esigenze di un settore in costante evoluzione e di un mercato internazionale sempre più competitivo, dove le infrastrutture portuali ed il loro supporto logistico rivestono un ruolo cruciale.