La lega propone trattative dirette con trump sui dazi: la posizione di Isabella Tovaglieri

A Firenze, durante il Congresso della Lega, Matteo Salvini è stato rieletto Segretario. Isabella Tovaglieri sostiene trattative dirette con Trump per affrontare i dazi e riformare l’Europa.
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Il contesto economico globale è attualmente segnato da tensioni crescenti, in particolare a causa delle politiche commerciali adottate dall’amministrazione Trump. Mentre le Borse mondiali affrontano un forte ribasso, il Governo Meloni sta valutando la possibilità di avviare trattative dirette con gli Stati Uniti, un’idea sostenuta dalla Lega. Questo approccio si è fatto strada durante il Congresso Federale del partito, tenutosi a Firenze, dove Matteo Salvini è stato rieletto Segretario fino al 2029. La posizione della Lega si distingue da quella di Forza Italia, che invece propone una risposta unitaria dell’Unione Europea sul tema dei dazi.

La posizione della lega e l’intervento di Isabella Tovaglieri

Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, ha espresso la sua opinione in un’intervista a “La Verità“, evidenziando l’importanza di evitare una guerra commerciale che potrebbe rivelarsi dannosa per l’Europa. Secondo Tovaglieri, l’idea di applicare contro-dazi vendicativi, come suggerito dalla Presidente della Commissione Europea, non è praticabile. La parlamentare ha sottolineato la necessità di portare avanti trattative dirette con Trump, anche senza il supporto dell’Unione Europea. Questa posizione è stata ribadita durante il Congresso, dove è emersa la volontà di affrontare la questione dei dazi in modo autonomo.

Tovaglieri ha anche fatto riferimento alle dichiarazioni di Salvini e Meloni, che hanno criticato i dazi imposti dagli Stati Uniti, definendoli sbagliati. Tuttavia, ha messo in evidenza che i veri ostacoli provengono da Bruxelles, citando la burocrazia e il Green Deal come esempi di “tasse” che ostacolano il commercio. La soluzione proposta dalla Lega è quella di riformare l’Europa e di negoziare direttamente con la Casa Bianca, riconoscendo che i dazi di Trump rappresentano una sfida, ma anche un’opportunità per rivedere le politiche europee in favore del benessere dei cittadini.

L’analisi della situazione commerciale tra italia e stati uniti

L’Italia, nonostante le nuove misure tariffarie imposte dagli Stati Uniti, mantiene un surplus commerciale nei confronti di Washington. Questo scenario ha spinto la Lega a suggerire che le trattative dovrebbero avvenire direttamente con Trump, piuttosto che attraverso un approccio collettivo europeo. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sostenuto questa posizione durante il Congresso, evidenziando l’importanza di avere rappresentanti adeguati per tutelare gli interessi italiani in un eventuale tavolo di negoziazione con gli Stati Uniti.

Tovaglieri ha messo in discussione l’efficacia della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel rappresentare gli interessi di tutti gli Stati membri. Ha sottolineato che l’Europa è attualmente divisa e che la responsabilità non ricade sull’Italia. La Lega propone quindi di prepararsi a trattare in modo autonomo, considerando gli Stati Uniti come il principale partner commerciale dell’Italia. La strategia suggerita è quella di evitare conflitti e di puntare a una negoziazione che elimini le barriere interne all’Europa, come la burocrazia e le normative ambientali.

Le prospettive future e le contropartite nella trattativa

Secondo la Lega, ci sono opportunità per inserire contropartite nelle future trattative con gli Stati Uniti. Un tema centrale sarà la politica energetica e il futuro del gas in Italia. Attualmente, l’Italia non è autosufficiente dal punto di vista energetico, e la proposta è quella di massimizzare gli accordi con gli Stati Uniti riguardo al gas, piuttosto che rivolgersi a Paesi con democrazie più fragili. In questo contesto, il gas americano potrebbe diventare una leva negoziale per ridurre i dazi.

La Lega ha anche criticato la leadership di von der Leyen, accusandola di non tutelare gli interessi europei in modo equo, ma di agire come se fosse “la vice-cancelliera” della Germania, concentrandosi principalmente sulla salvaguardia dell’industria tedesca. Questa critica evidenzia la necessità di un approccio più coeso e rappresentativo nell’affrontare le sfide commerciali a livello europeo, suggerendo che l’Italia debba prepararsi a negoziare in modo indipendente per garantire i propri interessi.

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