Londra e Parigi accelerano per una missione militare in Ucraina: coinvolgimento di Nuova Zelanda e Australia

Il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron pianificano una missione di sicurezza in Ucraina, con un incontro operativo fissato per il 20 marzo a Kiev.
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Londra e Parigi accelerano per una missione militare in Ucraina: coinvolgimento di Nuova Zelanda e Australia - unita.tv

La situazione in Ucraina continua a richiedere un’attenzione internazionale sempre più urgente. I leader britannici e francesi stanno intensificando gli sforzi per organizzare una missione di sicurezza militare nel paese, con l’obiettivo di rafforzare il supporto a Kiev. La discussione è iniziata durante una videochiamata tra il premier britannico Keir Starmer, altri 27 leader e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un incontro operativo è previsto per il 20 marzo, dove i comandanti delle Forze Armate discuteranno i dettagli della missione.

Il piano di intervento militare

Il progetto principale prevede la creazione di un contingente militare guidato da Regno Unito e Francia, con la partecipazione di alcuni Paesi europei, tra cui Olanda, Lituania, Lettonia ed Estonia. Si sta valutando anche la possibilità di coinvolgere Germania, Finlandia e Belgio. Tuttavia, alcuni Paesi come Italia, Spagna e Polonia hanno già espresso la loro indisponibilità a partecipare, temendo che l’operazione possa risultare inefficace e priva di legittimità internazionale, senza il supporto delle Nazioni Unite e la protezione militare degli Stati Uniti.

Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron sono determinati a procedere, ma si trovano ad affrontare numerose difficoltà politiche. Il Cremlino ha già bocciato l’iniziativa, definendola una provocazione da parte della NATO. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla posizione del presidente americano Donald Trump, che ha escluso l’invio di truppe statunitensi in Ucraina. Gli europei temono che Trump possa assecondare le richieste di Mosca, complicando ulteriormente la situazione.

L’importanza del supporto internazionale

La determinazione di Starmer e Macron potrebbe creare problemi anche per Zelensky, che da tempo chiede un forte dispiegamento di forze straniere per contrastare l’aggressività russa. Sebbene la priorità sia il supporto europeo, il presidente ucraino è aperto a collaborazioni con altri Paesi. In questo contesto, sta emergendo un piano alternativo che coinvolge i leader di Australia e Nuova Zelanda, Anthony Albanese e Christopher Luxon, i quali hanno manifestato la loro disponibilità a partecipare a una missione di interposizione in Ucraina.

Australia e Nuova Zelanda, pur non essendo membri della NATO, sono alleate strette di Stati Uniti e Regno Unito e fanno parte del gruppo di intelligence “Five Eyes”. Finora, il loro coinvolgimento era previsto in un ruolo marginale, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente. La Turchia, sotto la guida del presidente Recep Tayyip Erdogan, ha anche espresso il suo supporto, a condizione di avere un ruolo paritario nella pianificazione militare.

Nuove configurazioni per la missione

L’idea di una missione interamente sotto il comando britannico e francese potrebbe evolvere verso una configurazione più inclusiva . Questo nuovo approccio prevede una guida a rotazione tra Regno Unito, Francia, Turchia e, potenzialmente, Australia. Tale modifica potrebbe contribuire a bilanciare il peso delle forze europee e a coinvolgere ulteriori Paesi, come India ed Egitto, che finora non hanno partecipato attivamente.

La situazione in Ucraina è complessa e in continua evoluzione, richiedendo un’azione coordinata e strategica da parte della comunità internazionale. La risposta a questa crisi potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Ucraina, ma anche per la stabilità dell’intera regione europea.