Milano: il sindaco Sala avvia il dialogo con i costruttori per risolvere il nodo urbanistico

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, avvia un incontro con i costruttori per affrontare le incertezze urbanistiche che coinvolgono 1.600 famiglie e pianifica un tavolo di confronto con la magistratura.
Milano: Il Sindaco Sala Avvia Il Dialogo Con I Costruttori Per Risolvere Il Nodo Urbanistico Milano: Il Sindaco Sala Avvia Il Dialogo Con I Costruttori Per Risolvere Il Nodo Urbanistico
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Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha avviato un’importante iniziativa per affrontare le problematiche legate all’urbanistica della città. Con circa 1.600 famiglie in attesa di chiarimenti a causa di inchieste sulla legalità degli edifici, il primo passo sarà un incontro con i costruttori. Sala ha sottolineato l’importanza di questo confronto, che potrebbe includere anche la Procura, per trovare soluzioni efficaci e rispondere alle esigenze dei cittadini.

Il primo passo: incontro con i costruttori

La questione urbanistica a Milano è diventata sempre più complessa, soprattutto a seguito delle indagini della Procura sui presunti abusi edilizi. Le famiglie coinvolte, che hanno investito risorse significative nell’acquisto di abitazioni ora sotto sequestro, si trovano in una situazione di incertezza. Il sindaco Sala ha dichiarato: «Il primo passo è incontrare i costruttori perché se loro fanno muro c’è poco da fare». Questo incontro, previsto per la prossima settimana, rappresenta un tentativo di comprendere la disponibilità dei costruttori a collaborare per risolvere la situazione.

Sala ha evidenziato che le famiglie sono le vere vittime di questa situazione, avendo già investito denaro e ora trovandosi bloccate. Il comitato delle famiglie sospese ha recentemente incontrato il sindaco per richiedere un tavolo di confronto con il Comune. Tuttavia, Sala ha chiarito che il primo passo deve essere quello di stabilire un dialogo con i costruttori, per capire se possano contribuire a una soluzione. Ha anche espresso la sua preoccupazione riguardo alla possibilità che i costruttori non siano disposti a collaborare, il che implicherebbe un riconoscimento implicito di eventuali irregolarità passate.

Un tavolo di confronto a quattro

Dopo l’incontro con i costruttori, il sindaco prevede di organizzare un tavolo di confronto che coinvolga quattro attori principali: famiglie, costruttori, Comune e magistratura. Questa iniziativa mira a garantire che tutte le parti interessate possano esprimere le proprie preoccupazioni e lavorare insieme per trovare una soluzione. Sala ha lanciato una provocazione, chiedendo se la Procura sarebbe disponibile a partecipare a questo tavolo, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo.

Mentre il sindaco cerca di risolvere la questione urbanistica, il centrodestra ha espresso la propria opinione, sostenendo che l’unica via d’uscita sarebbe rappresentata dalle dimissioni di Sala. Il sindaco ha risposto con fermezza, affermando che tali accuse non lo influenzano e difendendo anche l’ex dirigente della Rigenerazione urbana, Simona Collarini, attualmente indagata. Sala ha ribadito che la situazione non giustificherebbe un cambio radicale nella dirigenza comunale, considerando che ci sono venti dirigenti sotto indagine.

Il futuro del Leoncavallo e le sfide economiche

Un altro tema caldo è il futuro del centro sociale Leoncavallo, oggetto di critiche da parte dell’opposizione, che lo considera un simbolo di illegalità. Sala ha difeso la storia del centro, affermando che negli ultimi vent’anni non ci sono stati eventi significativi che giustifichino questa percezione negativa. L’amministrazione ha accolto la proposta dell’associazione “Le mamme antifasciste del Leoncavallo” di trasferire il centro in uno stabile comunale dismesso in via San Dionigi. Tuttavia, il sindaco ha avvertito che i costi del trasferimento non possono essere sostenuti dall’amministrazione comunale, in quanto non rientrerebbero nelle normative vigenti.

Sala ha proposto che, se le mamme del Leoncavallo si dichiarano disponibili a proseguire, verrà richiesta loro un’offerta formale. Successivamente, si procederà come per il progetto del nuovo stadio di **San Siro, aprendo un bando per coinvolgere altri soggetti interessati. Per quanto riguarda le tempistiche, il trasferimento del centro sociale è previsto per l’estate, ma resta da chiarire come verranno gestiti i costi e le modalità di attuazione del progetto.

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