Milano si ferma: sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici il 14 febbraio 2025

Venerdì 14 febbraio 2025, Milano vivrà uno sciopero generale dei mezzi pubblici indetto da AL Cobas, sollevando questioni su condizioni di lavoro e futuro del trasporto pubblico nella città.
Milano si ferma: sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici il 14 febbraio 2025 Milano si ferma: sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici il 14 febbraio 2025

Un evento significativo scuote la città di Milano: per venerdì 14 febbraio 2025 è stato indetto uno sciopero generale dei mezzi pubblici. La protesta, che coinvolge bus, tram e metro, durerà 24 ore e porta la firma del sindacato AL Cobas. L’Azienda Trasporti Milanesi ha avvertito che durante la giornata il servizio sarà limitato. In particolare, non è garantito dalle 8:45 alle 15:00 e dopo le 18:00, fino al termine delle operazioni serali. Questo sciopero solleva importanti questioni sulle condizioni di lavoro e sul futuro dei trasporti pubblici nella metropoli lombarda.

Motivi della protesta

Le ragioni che hanno spinto i lavoratori a scioperare sono molteplici e si intrecciano con le attuali dinamiche del settore. La protesta è stata proclamata in risposta a una serie di politiche considerate dannose per il servizio pubblico, tra cui la liberalizzazione e privatizzazione dei servizi gestiti dal Gruppo ATM. I sindacati chiedono la “reinternalizzazione” dei servizi di Trasporto Pubblico Locale attualmente appaltati o subappaltati. Un altro punto controverso è rappresentato dal progetto “Milano Next”, mirato a trasformare ATM S.p.A. in un’Azienda Speciale del Comune di Milano, promuovendo un affidamento diretto dei servizi.

Inoltre, le richieste si estendono anche alla riattivazione del distanziamento fisico tra conducenti e utenti. Viene proposta l’inibizione della porta anteriore dei mezzi per la salita e la discesa dei passeggeri. La pulizia e igienizzazione delle vetture, così come la sanificazione degli ambienti di lavoro, sono altrettanto al centro delle preoccupazioni sindacali. La sicurezza dei lavoratori è fondamentale; si chiedono sistemi di protezione passivi per tutelare il personale più esposto ad atti violenti.

Richieste dei lavoratori

Le rivendicazioni non si limitano soltanto agli aspetti organizzativi e di sicurezza; i lavoratori esigono anche il rispetto dei propri diritti e condizioni di lavoro più favorevoli. Tra queste ci sono piani aziendali di assunzione, in particolare per il personale viaggiante, la fruizione delle ferie e la revisione dei contratti a tempo parziale.

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’aumento di € 150 netti per tutti i lavoratori, considerato un recupero indispensabile visto che gli aumenti salariali previsti dai contratti nazionali sono ritenuti insufficienti. Le indennità ferie, la gestione dei turni particolari e il vestiario per il personale sono altre tematiche in piedi, che evidenziano una serie di problematiche irrisolte all’interno dell’azienda.

Impatto sui cittadini e sulla città

Lo sciopero previsto avrà sicuramente un impatto significativo sulla vita quotidiana dei milanesi. In un periodo in cui la città è già alle prese con i suoi abituali problemi di traffico e mobilità, la mancanza di mezzi pubblici renderà ulteriormente complicata la situazione per chi dipende dal trasporto pubblico per spostarsi. A fronte di queste difficoltà, molti cittadini potrebbero trovarsi costretti a cercare alternative, come l’utilizzo di veicoli privati o il ricorso a soluzioni di car sharing.

Le aspirazioni dei lavoratori di ATM mettono in evidenza una questione cruciale: il trasporto pubblico deve guarire non solo dalla scarsità di mezzi e risorse, ma anche dalla necessità di garantire sicurezza e condizioni dignitose per chi lavora in questo settore. Il risultato di questo sciopero, dunque, va oltre il semplice diritto alla protesta; si proietta verso un futuro del trasporto pubblico che auspica una gestione attenta e rispettosa dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio offerto ai cittadini.