Il Comune di Perugia ha recentemente introdotto un regolamento che stabilisce linee chiare per la concessione delle proprie sale, escludendo esplicitamente ogni iniziativa che possa promuovere la discriminazione o l’ideologia di violenza basata su motivazioni razziali, etniche, nazionali e religiose. Questa decisione, adottata con 18 voti favorevoli e 10 contrari dalla maggioranza di centrosinistra, rappresenta un impegno diretto a garantire il rispetto dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana.
Le finalità del nuovo regolamento
L’assessora al bilancio, Alessandra Sartore, ha spiegato che il nuovo regolamento ha come obiettivo principale quello di assicurare una maggiore trasparenza e uniformità nell’azione amministrativa del Comune. Queste nuove disposizioni mirano non soltanto a stabilizzare l’accesso alle sale comunali, ma anche a proteggere la libertà di espressione nei limiti del rispetto delle regole democratiche.
Il Comune ha affermato che le nuove linee guida chiariscono le condizioni necessarie affinché un richiedente possa accedere alle strutture. Queste includono rilascio di dichiarazioni specifiche relative al rispetto dei principi democratici e alla non-discriminazione, ponendo una certa responsabilità ai richiedenti nel garantire la coerenza delle loro richieste con i valori fondamentali della società.
Restrizioni per evitare abusi
All’interno del regolamento, l’articolo due, comma tre, specifica i casi in cui non è possibile concedere l’uso delle sale. Tra le varie condizioni, è specificato che il richiedente deve dichiarare di non riconoscersi in ideologie neofasciste, neonaziste o razziste. È fondamentale che i richiedenti non perseguano finalità antidemocratiche e non facciano apologia di regimi storici condannati dalla storia, come il fascismo e il nazismo.
In particolare, l’articolo sei stabilisce che ogni domanda di concessione deve includere una dichiarazione formale in cui il richiedente si impegna a rispettare i principi democratici e a non utilizzare la violenza come metodo per propugnare particolari ideologie politiche. Queste misure intendono garantire il rispetto delle leggi italiane preesistenti, come la legge Scelba e la legge Mancino, che già regolano il contrasto a fenomeni di apologia di fascismo e razzismo.
La risposta della maggioranza
I capigruppo della maggioranza hanno fatto osservare che il nuovo regolamento non rappresenta una norma liberticida, bensì un rafforzamento delle misure esistenti a tutela della democrazia. Hanno evidenziato come questo strumento non solo attualizzi, ma riaffermi il rispetto dei principi fondamentali della Costituzione, sottolineando che non c’è spazio nella comunità per coloro che propagano ideologie di odio.
La decisione di Perugia di implementare questo regolamento si colloca non solo nel contesto locale, ma riflette un movimento più ampio in Italia per combattere le ideologie discriminatorie. La città si pone quindi come esempio di come le istituzioni possano mantenere fermi i valori di libertà e inclusione, affrontando con forza qualsiasi forma di intolleranza e violenza.