Numerosi studenti si sono radunati questa mattina davanti a Palazzo Leopardi per protestare contro l’arrivo della Link University nelle Marche, con particolare riferimento all’apertura di nuovi corsi di Medicina. L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva dei consiglieri regionali del Partito Democratico, oltre alla capogruppo Anna Casini, che ha espresso forti preoccupazioni per quella che definisce un’operazione politica della giunta regionale guidata dalla Lega.
Il punto sulla Link University
Anna Casini ha attaccato direttamente le scelte della giunta regionale, sostenendo che l’insediamento della Link University non è solo una decisione accademica, ma un chiaro intervento politico che avrà ripercussioni negative sul sistema universitario della regione. Secondo la capogruppo dem, l’affermazione del presidente della regione, Francesco Acquaroli, e dell’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, sul presunto aumento del numero di medici che la Link University dovrebbe garantire, è infondata. Casini sottolinea che tali dichiarazioni sono state già smentite da sindacati e associazioni del settore sanitario, che hanno messo in luce la non sostenibilità di tali promesse.
Le problematiche per il sistema universitario regionale
La capogruppo del Pd ha inoltre messo in luce una questione cruciale: l’impatto dell’insediamento della Link University sul sistema universitario marchigiano. Con la maggior parte delle strutture sanitarie regionali già sotto pressione e l’Azienda ospedaliera di Torrette attualmente convenzionata con l’Università Politecnica delle Marche, i dubbi sono molti. Dove si svolgerà quindi la formazione clinica dei nuovi medici? Casini esprime forte preoccupazione per questa mancanza di chiarezza, accusando la maggioranza di non aver fornito risposte adeguate a questo interrogativo fondamentale.
I timori per una privatizzazione avanzata
Il sit-in di protesta ha riunito studenti e rappresentanti del Pd, che condividono il timore di una progressiva privatizzazione del sistema universitario marchigiano. Anna Casini ha avvertito che le politiche del centrodestra e della giunta Acquaroli potrebbero portare a un abbassamento degli standard formativi attualmente esistenti. Se questa tendenza non verrà fermata, c’è il rischio concreto che le conseguenze si allarghino avvolgendo anche altre aree del sapere. Questo scenario ha destato preoccupazione non solo tra i membri del Partito Democratico, ma anche tra gli studenti che chiedono garanzie per una formazione adeguata e di qualità.
I partecipanti al sit-in hanno espresso la loro determinazione nel continuare a lottare per un sistema universitario accessibile e di qualità nelle Marche, convinti che queste battaglie siano fondamentali per il futuro della regione e della sua formazione accademica.