Protesta degli studenti a Venezia: all’università Ca’ Foscari si chiede più stabilità lavorativa

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Ca’ Foscari di Venezia, studenti e lavoratori protestano contro la precarietà lavorativa e i tagli ai fondi universitari, chiedendo diritti e stabilità.
Protesta degli studenti a Venezia: all'università Ca' Foscari si chiede più stabilità lavorativa Protesta degli studenti a Venezia: all'università Ca' Foscari si chiede più stabilità lavorativa

Questa mattina, durante l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Ca’ Foscari di Venezia, un sit-in di protesta ha riunito numerosi studenti e lavoratori, uniti contro la precarietà che caratterizza molte figure professionali nel mondo accademico. L’incontro si è svolto in un clima di forte tensione, con partecipanti desiderosi di far sentire la loro voce su questioni cruciali che riguardano il finanziamento e i diritti lavorativi nell’istruzione superiore.

Motivi della protesta

L’evento si è tenuto in Campo Santa Margherita e ha avuto come obiettivo principale la protesta contro i recenti tagli ai fondi universitari e la nuova riforma che minaccia la stabilità del lavoro per i ricercatori. I manifestanti hanno esposto le loro preoccupazioni riguardo al “taglio di oltre mezzo miliardo al Fondo di finanziamento ordinario universitario“, un provvedimento che, secondo loro, sta già manifestando effetti negativi sull’ateneo veneziano. Inoltre, hanno puntato il dito contro la riforma del pre-ruolo, il DDL 1240/2024, che secondo loro riduce il ruolo dei ricercatori trasformandoli in semplici assistenti.

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno chiarito che non si tratta solo di rivendicare diritti per i ricercatori, ma di una questione che coinvolge l’intera comunità universitaria. Le rivendicazioni spaziano dalla necessità di garantire stabilità e sicurezza lavorativa fino all’importanza di proteggere i diritti delle studentesse e degli studenti, nonché del personale tecnico-amministrativo.

Le richieste degli studenti

Una delle portavoce della protesta, che ha voluto rimanere anonima, ha espresso con fermezza l’esigenza che la governance dell’università si faccia carico della situazione. “Chiediamo che il nostro ateneo prenda urgentemente posizione ed attivi iniziative concrete per monitorare i contratti di lavoro precario“, ha sottolineato. La richiesta di istituire un Osservatorio che possa vigilare sui contratti e tutelare l’intera comunità universitaria è stata ribadita più volte.

In particolare, la manifestante ha evidenziato l’importanza di garantire diritti a tutti i gruppi presenti nell’università, compresi i docenti a contratto, i dottorandi, il personale esternalizzato e le ricercatrici e i ricercatori precari. L’appello è chiaro: è necessario fare fronte comune per affrontare le incertezze lavorative che attanagliano il settore universitario.

Con l’aumento delle tensioni sociali e le preoccupazioni sui finanziamenti pubblici, l’inaugurazione del nuovo anno accademico si è trasformata in un palcoscenico per la mobilitazione collettiva. L’Università Ca’ Foscari si trova ora a dover rispondere non solo alle sfide educative, ma anche alle sempre più crescenti richieste di giustizia sociale e stabilità lavorativa provenienti dalla sua comunità.