Audizione del direttore della Asl 8: tensioni politiche e responsabilità gestionali in discussione

La gestione della sanità in Sardegna è al centro di un acceso dibattito, con il direttore generale della Asl 8, Marcello Tidore, criticato per le carenze e l’uso inefficace dei fondi disponibili.
Audizione del direttore della Asl 8: tensioni politiche e responsabilità gestionali in discussione Audizione del direttore della Asl 8: tensioni politiche e responsabilità gestionali in discussione

La recente audizione del direttore generale della Asl 8, Marcello Tidore, presso la Commissione Sanità, ha sollevato un acceso dibattito sulla gestione della sanità in Sardegna. In un’atmosfera già tesa, Tidore ha tentato di difendere il suo operato, ma le sue dichiarazioni sono state percepite come un tentativo di deviare l’attenzione dalle gravi criticità riscontrate, creando un contrasto con l’opinione dell’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi.

Critiche e responsabilità nella gestione sanitaria

Durante l’intervento, l’assessore Bartolazzi ha sottolineato le gravi mancanze nella gestione del presidio Santissima Trinità di Cagliari, emerse a seguito di un’ispezione condotta dai Vigili del Fuoco. Il direttore generale è stato chiamato a rispondere dell’assenza di efficaci misure di vigilanza e programmazione negli anni. Bartolazzi ha evidenziato come Tidore abbia citato alcune note della direzione generale della Sanità in modo non pertinente, insistendo che questo non giustifica le carenze riscontrate nei presidi.

Va notato che, secondo quanto riportato, Tidore ha puntato il dito sulle problematiche legate all’approvazione dei bilanci. Tuttavia, Bartolazzi ha chiarito che le difficoltà erano già presenti prima dell’insediamento di Tidore nel luglio 2024 e che un’ottimizzazione della situazione era già stata avviata dalla nuova gestione di Ares. Questo coadiuvo, in tempi rapidi, a definire situazioni bloccate da anni, portando così le Aziende del SSR a completare i propri bilanci.

Fondi disponibili e opportunità perse

Un punto cruciale sollevato da Bartolazzi riguarda l’assenza di programmazioni antincendio fondamentali per la sicurezza dei pazienti. Nonostante ci siano risorse disponibili, come gli 8 milioni di euro provenienti dalla vecchia programmazione dei fondi per il periodo 2007-2013, questi non sono stati utilizzati. L’assessore ha messo in evidenza che la direzione della Asl 8 potrebbe ben sfruttare tali risorse per attuare interventi urgenti per evitare la chiusura dell’ospedale.

In aggiunta, Bartolazzi ha ricordato l’importanza degli 11 milioni di euro già stanziati dal DL 34, che potrebbero essere utilizzati per migliorare le misure antincendio nelle terapie intensive dell’ospedale. Queste cifre rappresentano opportunità concrete di investimento nella sicurezza e nella qualità dei servizi sanitari, ma la loro mancata attuazione dimostra una discontinuità nella gestione.

Scelte gestionali e riforme legislative

Le scelte strategiche di Tidore sono state messe in discussione da Bartolazzi, specialmente riguardo allo smantellamento del previsto reparto carcerario all’interno della struttura sanitaria. Questa decisione ha suscitato perplessità, poiché i locali appositamente predisposti sono stati riadattati per altri usi. L’assessore ha chiarito che le recenti dichiarazioni di Tidore hanno assunto toni politici, criticando la riforma del sistema sanitario regionale, la quale intende razionalizzare la distribuzione delle risorse fra ospedali e territorio.

Questi sviluppi hanno inevitabilmente alimentato il dibattito sulla gestione della sanità da parte della giunta regionale. La critica di Bartolazzi si è estesa inoltre ai ruoli e alle responsabilità dei dirigenti, sottolineando come Tidore, che un tempo operava sotto l’amministrazione Solinas, non abbia sorprendentemente portato avanti attivamente le riforme necessarie.

La discussione sulla gestione della sanità a Cagliari e in Sardegna è quindi ben lontana dall’essere risolta, con una serie di interrogativi irrisolti sulla capacità della controparte politica e gestionale di rispondere alle esigenze reali dei cittadini.