Un nuovo sviluppo nel campo della medicina oncologica potrebbe cambiare il modo in cui vengono gestiti i tumori al seno. Un team di biostatistica e bioinformatica dell’Istituto tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari ha sviluppato un sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare i dati clinici e le immagini ecografiche delle pazienti. Questa tecnologia è in grado di prevedere lo stato del linfonodo sentinella, eliminando la necessità di procedere a biopsie invasive, un fattore che può ridurre significativamente il disagio per le pazienti e snellire i processi diagnostici.
Dettagli del sistema innovativo
Il sistema brevettato, ufficialmente riconosciuto dall’Ufficio italiano brevetti e marchi , è stato progettato per classificare lo stato metastatico del linfonodo sentinella. Ideato da Raffaella Massafra, vicedirettrice scientifica e responsabile del laboratorio, insieme a un team di ricercatrici formatosi da Samantha Bove, Maria Colomba Comes e Annarita Fanizzi, questo strumento rappresenta un significativo passo avanti nella tecnologia medica.
Attraverso sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, il sistema analizza in modo approfondito le immagini ecografiche delle pazienti con carcinoma mammario, offrendo una valutazione tempestiva e precisa dello stato di salute del linfonodo. Questo approccio evita l’asportazione oppure la biopsia, procedure che comportano non solo rischi ma anche maggiori costi sanitari.
Impatti sulla pratica medica
Il direttore generale dell’Istituto, Alessandro Delle Donne, ha espresso grande soddisfazione per questo traguardo, sottolineando come il brevetto rappresenta un avanzamento significativo nell’uso dell’intelligenza artificiale in oncologia. La capacità di fornire diagnosi più rapide e meno invasive non solo migliora l’esperienza delle pazienti, ma potrebbe anche contribuire ad una gestione più efficace del carcinoma mammario a livello nazionale e internazionale.
La capacità di predire la presenza di metastasi nel linfonodo sentinella permette di ottimizzare i trattamenti e ridurre il ricorso a procedure invasive, che possono essere stressanti per le pazienti. Questo metodo avanguardistico offre vantaggi sia per le pazienti che per il sistema sanitario, favorendo percorsi diagnostici più diretti e con minori complicazioni.
Riconoscimenti e futuro della ricerca
Gero Grassi, presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico , ha commentato il brevetto come un passo fondamentale nella lotta contro il cancro. L’integrazione dell’intelligenza artificiale in ambiti clinici può portare a cambiamenti decisivi, rendendo le diagnosi più affidabili e velocizzando i tempi di risposta ai protocolli terapeutici.
La ricerca in questo settore continua a ricevere attenzione e finanziamenti, con l’intento di migliorare gli strumenti a disposizione degli oncologi e delle pazienti. In un contesto in cui la tecnologia avanza rapidamente, gli sviluppi come questo mostrano il potenziale dell’intelligenza artificiale nel trasformare approcci tradizionali in soluzioni innovative, portando progressi significativi nella salute globale.