In Lombardia, più di 160 mila residenti stanno vivendo un’assenza preoccupante di servizio sanitario di base. Questo equivale a quasi un residente su 60 che si ritrova senza un medico di medicina generale assegnato. L’emergenza è emersa da un report della testata “Altraeconomia”, che analizza un difficile situazione sanitaria che si è aggravata negli ultimi anni, soprattutto dopo l’emergenza Covid-19. I dati diffusi dalla Direzione generale Welfare della Lombardia forniscono un quadro allarmante, rivelando che il numero totale di Mmg è sceso da 5.994 nel 2019 a 5.429 nel settembre 2025, registrando così una preoccupante diminuzione di circa 500 professionisti.
La riduzione del numero di medici di base in Lombardia
Nel dettaglio, il decremento del personale medico non riguarda solo i medici di base, ma anche i pediatri di libera scelta, il cui numero è calato da 1.164 a 1.054 nello stesso periodo. La situazione è chiaramente critica: il 10% della forza lavoro è stata persa e ciò ha comportato un sovraccarico di lavoro per i medici rimanenti. Attualmente, 3.902 medici di base hanno in carico oltre 1.500 pazienti ciascuno, rappresentando ben il 71% del totale, ponendo così una pressione insostenibile su una categoria di professionisti sempre più anziana.
Questi dati evidenziano un problema che non è solo quantitativo, ma anche qualitativo, poiché oltre il 50% dei medici attivi si è laureato più di trent’anni fa, e più di 600 di loro esercitano da prima del 1980. Questo invecchiamento del personale medico rende necessaria una riflessione su come garantire un’assistenza adeguata e tempestiva ai cittadini lombardi.
Le cause della crisi: pensionamenti e mancanza di sostituzioni
La crisi attuale è principalmente attribuibile a un fenomeno di pensionamenti e cessazioni dal lavoro che non sono stati adeguatamente seguiti da sostituzioni. Questo disallineamento ha creato una carenza di organici che, purtroppo, non si è limitata a un solo ambito. La Direzione generale Welfare ha messo in evidenza come la carenza di Mmg sia simile a quella di personale ospedaliero, derivante da uno squilibrio di lungo periodo tra la programmazione degli accessi a corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e il fabbisogno effettivo di organico.
Negli ultimi dieci anni, le assunzioni nel settore sanitario sono state fortemente limitate a causa di un blocco delle assunzioni, aggravando ulteriormente la situazione. Questo scenario drammatico richiede un intervento mirato e rapido per trovare soluzioni sostenibili e strutturali.
Soluzioni in atto per affrontare la carenza di medici
Per contrastare la criticità della carenza di medici di base, la Regione Lombardia ha attuato diverse misure. Tra queste, l’aumento delle borse di studio per la formazione dei futuri medici e la possibilità di acquisire pazienti anche durante il periodo formativo. Questa pratica ha l’obiettivo di fidelizzare i medici in formazione e incoraggiarli a restare nel sistema sanitario.
Inoltre, sono stati sviluppati Ambulatori Medici Temporanei , che rappresentano una risposta immediata per i cittadini in attesa di un medico di base assegnato. Questi ambulatori forniscono assistenza e garantiscono una presa in carico efficace, fino a quando un Mmg possa essere assegnato. I dati hanno mostrato che questa iniziativa è già stata testata nel territorio e ha prodotto risultati positivi, alleviando in parte la pressione sulla rete sanitaria.
La situazione in Lombardia pone interrogativi cruciali sulla sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario, richiedendo un riesame delle politiche e delle strategie nel settore della salute pubblica.