Un recente studio pubblicato su JAMA Psychiatry ha aperto nuove strade nel trattamento dell’alcolismo. Ricercatori dell’Università della California del Sud hanno valutato l’efficacia della semiglutide, un farmaco inizialmente sviluppato per contrastare l’obesità, nel ridurre il consumo di alcol. Questo trial clinico, il primo completo sull’argomento, ha rivelato risultati promettenti. Dall’inizio della sua prescrizione, il farmaco ha mostrato una riduzione significativa del desiderio di bere e della sensazione di astinenza.
Dettagli dello studio
La ricerca ha coinvolto 48 adulti diagnosticati con disturbo da uso di alcol, una condizione caratterizzata da comportamenti come l’incapacità di limitare il consumo di alcolici, nonostante effetti negativi sulla salute e sulla vita quotidiana. I partecipanti, nel mese precedente, avevano superato il limite di consumo consigliato: più di sette drink a settimana per le donne e più di 14 per gli uomini. Inoltre, alcuni avevano vissuto episodi di consumo pesante definito, con un’importante incidenza di bevute successive alle più elevate soglie di sicurezza.
Durante lo studio, i soggetti sono stati suddivisi casualmente in due gruppi. Uno ha ricevuto iniezioni settimanali di semaglutide mentre l’altro ha ricevuto un placebo per un periodo di nove settimane. I risultati hanno messo in evidenza che le persone trattate con semiglutide hanno mostrato una riduzione del desiderio di alcol e una significativa diminuzione nella quantità di bevande consumate.
Risultati significativi
I dati raccolti hanno rivelato che chi riceveva semaglutide presentava una riduzione notevole dei giorni in cui consumava alcol pesantemente. Durante l’ultimo mese di trattamento, il 40% dei partecipanti del gruppo semaglutide non ha segnalato casi di consumo pesante, rispetto al solo 20% nel gruppo placebo. Questo dato evidenzia l’efficacia del farmaco, che ha dimostrato effetti positivi anche a basse dosi, facendo sperare che potenziali nuovi farmaci possano essere sviluppati per affrontare l’alcolismo con migliori risultati rispetto ai trattamenti tradizionali.
Inoltre, un’informazione rilevante emersa dallo studio riguarda i partecipanti che fumavano all’inizio della sperimentazione. Coloro che sono stati trattati con semaglutide hanno mostrato una riduzione significativa nel numero di sigarette fumate ogni giorno, suggerendo che il farmaco potrebbe avere effetti positivi anche su altre dipendenze.
Implicazioni per il futuro della ricerca
Le scoperte ottenute da questo trial clinico pongono interrogativi e stimoli per ulteriori ricerche nel campo delle dipendenze. L’adozione di un farmaco già ben tollerato per l’obesità potrebbe rappresentare una svolta significativa per il trattamento dell’alcolismo. I ricercatori sottolineano l’importanza di continuare a esplorare l’uso della semiglutide in contesti diversi, potenzialmente ampliando l’orizzonte terapeutico.
La crescente diffusione di farmaci come Ozempic, utilizzati per la gestione dell’obesità e del diabete di tipo 2, apre la possibilità di considerare questi trattamenti anche per soggetti con disturbi legati all’alcol. La necessità di interventi efficaci e ben tollerati è di primaria importanza, considerando la gravità dei problemi legati all’abuso di sostanze. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa ricerca e il suo potenziale impatto sulle future strategie terapeutiche nella lotta contro le dipendenze.