L’argomento dell’esposizione degli schermi ai neonati è diventato un tema di grande discussione tra i genitori e i professionisti della salute. In un’epoca in cui la tecnologia è parte integrante della vita quotidiana, molti genitori si trovano a dover affrontare l’ansia riguardo all’uso degli schermi da parte dei loro bambini. Sebbene sia vero che i contenuti visivi non siano raccomandati per i più piccoli, è fondamentale fornire informazioni chiare e rassicuranti per garantire uno sviluppo sano.
L’ansia dei genitori riguardo agli schermi
In un contesto sociale in cui gli schermi sono onnipresenti, i genitori vivono spesso in uno stato di preoccupazione per l’esposizione dei loro bambini a dispositivi come smartphone, tablet e televisori. Questo fenomeno può sembrare paradossale, considerando che gli adulti utilizzano frequentemente questi strumenti, ma la differenza sta nel fatto che i bambini, soprattutto i neonati, non hanno ancora sviluppato le competenze necessarie per interagire in modo sano con i contenuti digitali.
Secondo diversi esperti, tra cui la pediatra Fadiyla Dopwell, è importante evitare che i neonati vengano esposti a schermi, soprattutto nei primi due anni di vita. La Società Italiana di Pediatria raccomanda di limitare l’uso degli schermi in questa fascia di età, mentre l’American Academy of Pediatrics suggerisce di vietare completamente l’uso di dispositivi digitali ai bambini di età inferiore a un anno e mezzo. La ragione principale di queste raccomandazioni è legata alla capacità dei bambini di apprendere e svilupparsi in modo ottimale attraverso esperienze dirette e interazioni con l’ambiente circostante.
Effetti dell’esposizione precoce agli schermi
L’esposizione precoce agli schermi può influenzare negativamente lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini. I pediatri avvertono che l’uso eccessivo di dispositivi digitali può portare a difficoltà di concentrazione e a una minore capacità di interazione sociale. La pediatra Dopwell sottolinea che i bambini necessitano di esperienze che stimolino i loro sensi e favoriscano l’apprendimento attivo, piuttosto che una fruizione passiva dei contenuti.
Tuttavia, è importante notare che, sebbene l’esposizione agli schermi non sia raccomandata, brevi periodi di utilizzo non comportano danni irreversibili. La rapidità con cui il cervello dei bambini si sviluppa consente loro di recuperare eventuali ritardi o difficoltà. La pediatra suggerisce che, se un bambino di meno di 18 mesi si calma solo guardando uno schermo, è fondamentale ridurre gradualmente il tempo trascorso davanti a questi dispositivi, iniziando con una diminuzione di cinque minuti al giorno.
Consigli pratici per i genitori
In un mondo in cui gli schermi sono parte integrante della vita quotidiana, è inevitabile che i bambini possano entrare in contatto con essi. Per i genitori che desiderano gestire in modo sano questa esposizione, la pediatra Dopwell offre alcuni consigli pratici. È fondamentale mantenere la calma e non stressarsi per brevi momenti di visione. L’importante è limitare il tempo trascorso davanti agli schermi e assicurarsi che i contenuti siano adatti all’età del bambino, sempre sotto la supervisione di un adulto.
Inoltre, le videochiamate con i nonni o video interattivi possono essere un modo positivo per intrattenere i bambini, stimolando la loro interazione e coinvolgimento. Anche guardare una serie TV insieme, a volume basso e con contenuti appropriati, può essere un momento di condivisione e relax. L’obiettivo è creare un ambiente in cui i bambini possano esplorare e apprendere senza essere sovraccaricati da stimoli visivi eccessivi.
La gestione dell’esposizione agli schermi è una questione complessa, ma con le giuste informazioni e strategie, i genitori possono affrontare questa sfida in modo sereno e consapevole.