Nasce un master innovativo per medici specializzati nella cura dei pazienti fragili

Il nuovo master di secondo livello, frutto della collaborazione tra Maugeri e Università di Pavia, forma medici per gestire la fragilità nei pazienti anziani e cronici attraverso un approccio multidisciplinare.
Nasce un master innovativo per medici specializzati nella cura dei pazienti fragili Nasce un master innovativo per medici specializzati nella cura dei pazienti fragili

Un nuovo master di secondo livello, creato dalla collaborazione tra Maugeri e l’Università di Pavia, offre ai medici la formazione necessaria per affrontare la crescente complessità delle malattie nei pazienti fragili. Questo corso rappresenta una risposta alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e affetta da malattie croniche, puntando a formare specialisti equipaggiati con competenze multidisciplinari.

Un master rivolto alla fragilità

Questa iniziativa formativa, presentata presso l’Auditorium dell’Irccs Maugeri di Pavia, si intitola ‘Prevenzione, cura e riabilitazione del paziente fragile’. Il master è finalizzato a preparare medici in grado di gestire la fragilità, un fenomeno in crescita che coinvolge pazienti con malattie croniche complesse e instabilità clinica. Secondo i dati raccolti da Passi d’argento, il sistema di sorveglianza della salute della popolazione over 64, la fragilità colpiva nel 2022-23 il 17% di questa fascia della popolazione in Italia, una cifra destinata ad aumentare con l’invecchiamento della società. Le proiezioni demografiche indicano che entro il 2050, il 16% della popolazione mondiale avrà superato i 65 anni, portando con sé un incremento delle patologie croniche e della fragilità.

Interventi necessari nella formazione medica

Durante la lectio magistralis tenuta da Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è stata evidenziata l’importanza di una formazione medica che vada oltre la semplice identificazione del paziente fragile con l’anziano, pur riconoscendo la predominanza di questa fascia di età. Bellantone ha sottolineato la necessità di formare una nuova classe medica capace di riconoscere e gestire la fragilità in modo tempestivo. Tale preparazione è fondamentale per garantire non solo la qualità della vita dei pazienti, ma anche la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.

L’importanza di un approccio multidisciplinare

Numerosi studi recenti evidenziano come un approccio multidisciplinare, che utilizza valutazioni multidimensionali e tecnologie avanzate, possa migliorare significativamente la gestione dei pazienti fragili. Le evidenze suggeriscono che questi modelli possono ridurre la probabilità di eventi avversi del 30% e migliorare l’autonomia funzionale, in particolare in seguito a ictus o incidenti. Secondo la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, una percentuale significativa di pazienti over 65 presenta almeno due patologie croniche contemporaneamente, rendendo necessaria una gestione integrata tra diverse specialità mediche.

L’inclusione di pazienti di diverse età

Va inoltre sottolineato che la condizione di fragilità non è limitata agli anziani. Giovani pazienti affetti da malattie congenite o acquisite, come Sla e diabete, necessitano di percorsi assistenziali specializzati. Anche le persone che hanno subito trapianti o che vivono con paraplegia o tetraplegia hanno un alto bisogno di un’adeguata assistenza medica. Questo aspetto evidenzia la necessità di un approccio inclusivo che abbracci una varietà di condizioni cliniche.

Un passo avanti per la medicina riabilitativa

Luca Damiani, presidente esecutivo di Maugeri, ha dichiarato che la creazione del master rappresenta un progresso significativo nell’evoluzione dei modelli di assistenza dedicati alla fragilità. Con un fabbisogno stimato di oltre 5mila medici specializzati in riabilitazione, il settore sta vivendo una carenza di professionisti. La formazione è, quindi, cruciale per garantire cure capaci di rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia e che convive con patologie croniche.

Formazione avanzata e tecnologie salutari

Il master si propone di formare operatori in grado di affrontare le transizioni terapeutiche e le polifarmacoterapie, in particolare focalizzandosi su giovani e anziani, nel rispetto delle linee guida dell’OMS. Il corso prevede 1.500 ore suddivise in moduli dedicati a diverse aree cliniche e includes anche lezioni pratiche, tirocini ed esercitazioni. Questa impostazione didattica intende garantire un’educazione di alta qualità, formando medici capaci di rispondere efficacemente alle sfide della gestione della fragilità.

Un percorso formativo completamente nuovo

Il master offre un’offerta educativa completa, con un collegamento diretto tra teoria e pratica. Ogni studente avrà l’opportunità di interagire con specialisti in vari ambiti della medicina, migliorando così le proprie competenze professionali. Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, ha sottolineato l’importanza dell’approccio multidisciplinare nella formazione degli studenti, che dovranno essere preparati a unire prevenzione, cura e riabilitazione con strategie innovative e sostenibili nel contesto del sistema sanitario.

La vera sfida per il futuro della medicina sarà la possibilità di integrare conoscenze e specializzazioni diverse, preparando i medici ad affrontare una realtà sempre più complessa e in continua evoluzione.