Studio dell’University College di Londra: La mentalizzazione riduce la recidiva nei malviventi

Uno studio dell’University College di Londra del 2025 dimostra che la terapia basata sulla mentalizzazione riduce la recidiva nei malviventi con disturbo antisociale di personalità, migliorando empatia e consapevolezza.
Studio Dell'University College Di Londra: La Mentalizzazione Riduce La Recidiva Nei Malviventi Studio Dell'University College Di Londra: La Mentalizzazione Riduce La Recidiva Nei Malviventi
Studio dell'University College di Londra: La mentalizzazione riduce la recidiva nei malviventi - unita.tv

Un recente studio condotto dall’University College di Londra ha rivelato che insegnare ai malviventi a comprendere le emozioni può ridurre significativamente la recidiva. Questo approccio innovativo, basato sulla mentalizzazione, offre nuove speranze per il trattamento di individui con disturbo antisociale di personalità , mostrando risultati promettenti nella diminuzione dei reati post-uscita dal carcere.

La mentalizzazione come strumento di cambiamento

In un istituto penitenziario inglese, un gruppo di uomini con esperienze di violenza e reati si riunisce in cerchio. Non si tratta di un incontro per pianificare un’evasione, ma di un’opportunità per apprendere una competenza fondamentale: la capacità di comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri. Questo processo, noto come mentalizzazione, è stato identificato dai ricercatori come un potenziale strumento efficace nella lotta contro la recidiva. Lo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet, ha esaminato l’efficacia di un trattamento psicologico innovativo per individui affetti da ASPD.

Comprendere il disturbo antisociale di personalità

Il disturbo antisociale di personalità è una condizione complessa che non riguarda semplicemente l’essere socievoli o meno. Chi ne è affetto tende a mostrare disprezzo per i diritti altrui, mente frequentemente, agisce impulsivamente e, cosa più grave, non prova rimorso per le proprie azioni. Queste caratteristiche rendono gli individui con ASPD particolarmente inclini a comportamenti criminali. La ricerca ha coinvolto 313 individui in libertà vigilata, tutti diagnosticati con ASPD. Di questi, 157 hanno partecipato a un anno di terapia basata sulla mentalizzazione, mentre 156 hanno seguito un programma standard post-carcere.

Dettagli dello studio sulla terapia MBT-ASPD

Il trattamento MBT-ASPD prevedeva sedute settimanali di gruppo della durata di 75 minuti, condotte da due psicologi esperti. Durante queste sessioni, i partecipanti erano incoraggiati a esplorare le loro interazioni sociali, riflettendo su se stessi e sugli altri, e a considerare come le loro azioni venissero percepite dal prossimo. L’obiettivo era sviluppare empatia e consapevolezza, permettendo agli individui di prendere decisioni più consapevoli. I risultati sono stati notevoli: coloro che hanno partecipato al programma hanno mostrato un abbattimento dei livelli di aggressività e una riduzione del 46% nella commissione di reati nei tre anni successivi.

Implicazioni e prospettive future

Peter Fonagy, il ricercatore che ha guidato lo studio, ha sottolineato l’importanza di questo approccio, evidenziando i costi personali e sociali del disturbo antisociale di personalità. La scoperta che un intervento psicologico mirato possa migliorare la vita di queste persone e ridurre il loro impatto sulla società rappresenta un passo significativo. Tuttavia, il cammino è ancora lungo. Attualmente, i risultati si basano su un campione di uomini adulti in libertà vigilata, e sarà necessario esaminare l’efficacia della terapia su altre categorie a rischio, come coloro che mostrano comportamenti di violenza domestica.

Riflessioni sul trattamento e la riforma

Il concetto di “riformare” individui con un passato criminale evoca immagini del romanzo “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess. Tuttavia, a differenza della terapia avversiva descritta nell’opera, l’approccio MBT-ASPD si concentra sullo sviluppo delle capacità cognitive ed emotive, piuttosto che su un condizionamento meccanico. Questo metodo promuove un processo di crescita interiore, mirando a fornire strumenti utili per una vita migliore e più consapevole. La speranza è che ulteriori studi possano confermare l’efficacia di questa terapia, aprendo la strada a nuove strategie di intervento per affrontare la recidiva e migliorare la vita di chi vive con ASPD.