Alvaro Vitali racconta la sua carriera e le difficoltà: “Non muoio di fame”

Alvaro Vitali, protagonista di “Pierino”, racconta la sua carriera e le sfide personali a “Le Iene” con Davide Parenti, chiarendo la sua situazione economica e il supporto della moglie Stefania Corona.
Alvaro Vitali racconta la sua carriera e le difficoltà: "Non muoio di fame" Alvaro Vitali racconta la sua carriera e le difficoltà: "Non muoio di fame"
Alvaro Vitali racconta la sua carriera e le difficoltà: "Non muoio di fame" - unita.tv

Alvaro Vitali, noto per il suo iconico personaggio di Pierino, ha recentemente condiviso la sua storia a Le Iene, un programma condotto da Davide Parenti. Durante il suo monologo, l’attore ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, dalle prime esperienze nel mondo del cinema alle sfide personali che ha affrontato nel corso degli anni. Vitali ha parlato apertamente delle sue difficoltà, chiarendo anche alcune voci riguardanti la sua situazione economica attuale.

Gli inizi della carriera di Alvaro Vitali

Alvaro Vitali ha iniziato la sua carriera cinematografica all’età di 18 anni, guadagnando inizialmente 15mila lire a settimana. La sua vita professionale ha preso una svolta significativa quando un capogruppo lo ha avvicinato, informandolo che Federico Fellini era alla ricerca di un giovane attore di bassa statura. Questa opportunità ha cambiato radicalmente il suo destino: Vitali ha lavorato per sette mesi con un compenso di 30mila lire al giorno, un guadagno considerevole per l’epoca.

Nel suo racconto, Vitali ha ricordato con affetto il momento in cui ha potuto annunciare a sua nonna che avrebbero potuto permettersi di mangiare abbacchio tutti i giorni. La sua esperienza con Fellini è stata caratterizzata da un mix di emozione e ansia, tanto che, quando il regista gli chiese se avesse visto i suoi film, Vitali, pur non avendo idea di cosa rispondere, si è trovato a mentire, affermando di aver visto “Giulietta degli spiriti”.

Le difficoltà e la depressione

Tuttavia, la carriera di Vitali non è stata sempre in ascesa. L’attore ha vissuto un periodo di grande difficoltà, segnato da dieci anni di silenzio professionale. Durante questo tempo, la sua vita è cambiata drasticamente e ha avvertito una mancanza di contatti, descrivendo la sensazione di avere il telefono staccato. Questo periodo buio ha portato Vitali a una fase di depressione, dalla quale è riuscito a risollevarsi grazie al supporto di sua moglie, Stefania Corona.

Vitali ha sottolineato come, nonostante le voci che circolano sulla sua situazione economica, non stia vivendo in miseria. Ha ribadito che continua a lavorare e che, sebbene le sue entrate siano cambiate, non è affatto in difficoltà come molti credono. La sua affermazione, “Tanta gente dice che muoio di fame. Ma non è vero”, evidenzia la sua determinazione a continuare a perseguire la sua passione per la recitazione.

La pensione e i guadagni passati

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Vitali ha parlato dei suoi guadagni durante i periodi d’oro della sua carriera. Ha rivelato che il film per cui ha ricevuto il compenso più elevato è stato “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento”, per il quale ha incassato 90 milioni di lire, una somma considerevole per il 1983.

Oggi, Vitali vive con una pensione che si aggira tra i 1300 e i 1400 euro al mese. Ha spiegato che, nonostante il numero di film realizzati, i contributi previdenziali non sono stati sempre correttamente registrati dalle produzioni, portandolo a ricevere un importo che considera insufficiente rispetto alla sua carriera. Questo aspetto della sua vita professionale mette in luce le problematiche legate al mondo del cinema e alla gestione dei diritti degli attori, un tema che merita attenzione e riflessione.