L’idea di un sequel per Dumbo, l’amato elefantino volante della Disney, ha suscitato curiosità e nostalgia tra i fan del film originale del 1941. Dumbo II, un progetto abbozzato dai Disneytoon Studios nei primi anni 2000, avrebbe potuto esplorare nuove avventure e approfondire la storia familiare del protagonista, introducendo per la prima volta un personaggio fondamentale: il padre di Dumbo. Nonostante il suo potenziale, il progetto è stato misteriosamente cancellato, lasciando solo un velo di mistero su ciò che avrebbe potuto essere.
La trama di Dumbo II: un viaggio di ritorno a casa
Dumbo II avrebbe seguito le avventure del piccolo elefante e del suo inseparabile amico Timothy Q. Mouse, entrambi separati dal loro circo itinerante. La trama si sarebbe sviluppata in una grande metropoli, dove il duo, insieme a un nuovo gruppo di animali, avrebbe intrapreso un viaggio avventuroso e formativo per tornare a casa. Questo contesto urbano avrebbe offerto l’opportunità di esplorare temi di amicizia, crescita e scoperta, rendendo il sequel un racconto ricco di emozioni e significato.
L’elemento centrale del film sarebbe stato l’introduzione di Mr. Jumbo, il padre di Dumbo, un personaggio mai mostrato nel film originale. La sua presenza avrebbe potuto aggiungere profondità alla storia, trasformando Dumbo da un orfano a un giovane elefante in cerca di un legame familiare. Questo aspetto avrebbe potuto toccare il cuore di molti spettatori, rendendo il film non solo un’avventura, ma anche un viaggio emotivo alla ricerca di identità e appartenenza.
La visione creativa di Robert Reece
Robert Reece, lo sceneggiatore di Dumbo II, ha condiviso alcuni dettagli sul progetto in un’intervista con Animated Views. Ha sottolineato come il personaggio di Mr. Jumbo avrebbe avuto un ruolo cruciale nella trama, sebbene i dettagli specifici fossero rimasti vaghi. La possibilità di un ricongiungimento tra Dumbo e suo padre avrebbe potuto rappresentare un momento di grande impatto emotivo, capace di risuonare con il pubblico e di dare nuova vita a un classico amato.
Reece ha anche parlato della libertà creativa che gli sceneggiatori avevano a disposizione. In alcuni progetti, come Dumbo II, si trovava a dover bilanciare tra idee originali e vincoli imposti da materiali già esistenti. Questo equilibrio avrebbe potuto influenzare la direzione del film, rendendo la sua realizzazione ancora più complessa e affascinante.
Il destino di Dumbo II e l’arrivo di Tim Burton
Il destino di Dumbo II è stato segnato dall’arrivo di John Lasseter come Chief Creative Officer della Disney Animation. Con l’intento di preservare l’integrità e la qualità dei classici Disney, Lasseter ha deciso di interrompere la produzione di diversi sequel, ritenendoli dannosi per l’immagine dello studio. Così, Dumbo II, insieme ad altri progetti come Pinocchio II e Gli Aristogatti II, è finito nel dimenticatoio, lasciando i fan a chiedersi cosa sarebbe potuto accadere.
Successivamente, Tim Burton ha portato una nuova interpretazione della storia di Dumbo con il suo film in live-action, che ha presentato differenze significative rispetto all’animazione originale. Questa nuova versione ha offerto un’interpretazione fresca e visivamente accattivante, ma ha anche suscitato discussioni tra i puristi del classico Disney. La pellicola di Burton ha riacceso l’interesse per il personaggio di Dumbo, dimostrando che l’amore per l’elefantino volante continua a vivere nelle nuove generazioni.
La storia di Dumbo II rimane un capitolo affascinante e incompiuto nella storia della Disney, un esempio di come le idee creative possano rimanere nel limbo, lasciando spazio all’immaginazione dei fan e alla nostalgia per un’epoca passata.
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