Il Festival Bergamo Jazz, che prenderà il via giovedì, si prepara a offrire un’esperienza musicale unica con il duo composto dal pianista svizzero Nik Bärtsch e dalla pianista greca Tania Giannouli. In programma per domenica 23 marzo alle 15 nella Sala Piatti, il concerto promette di stupire il pubblico con un mix di stili e influenze musicali.
Nik Bärtsch: un musicista eclettico
Nik Bärtsch, nato nel 1971 in Svizzera, è un pianista e compositore noto per il suo approccio innovativo alla musica. La sua formazione è stata influenzata dal be-bop e dall’improvvisazione jazz, con artisti come Erroll Garner, Thelonious Monk e Chick Corea che hanno lasciato un segno indelebile nel suo percorso artistico. Bärtsch ha anche esplorato la musica colta contemporanea, avvicinandosi a figure come Lennie Tristano e Ran Blake, che lo hanno portato a frequentare il conservatorio.
Un’altra importante influenza per Bärtsch è stata la scuola del minimalismo americano, rappresentata da compositori come Steve Reich e Terry Riley. La sua musica si distingue per la combinazione di rigore strutturale e plasticità formale, sempre accompagnata da un ritmo ipnotico. La collaborazione con Tania Giannouli è nata durante una residenza artistica all’Enjoy Jazz Festival, dando vita a un duo che unisce le loro diverse visioni musicali.
Tania Giannouli: una voce lirica
Tania Giannouli, pur avendo uno stile più tradizionalmente lirico rispetto a Bärtsch, porta nel suo approccio una ritmicità unica. La sua musica è influenzata dall’orizzonte spirituale bizantino, ma anche dall’esplorazione della musica contemporanea e del jazz, elementi che si intrecciano con il background di Bärtsch. La loro sinergia artistica si basa su differenze che arricchiscono il progetto, creando un dialogo musicale profondo e affascinante.
Bärtsch ha riconosciuto che, nonostante le loro differenze stilistiche, la collaborazione con Giannouli ha portato a un’esperienza musicale che arricchisce entrambi. La loro capacità di mescolare elementi di diverse tradizioni musicali crea un’atmosfera unica, capace di coinvolgere e sorprendere il pubblico.
Riflessioni sulla musica e la libertà
Nel corso della sua carriera, Bärtsch ha approfondito le sue riflessioni sulla musica, esprimendo opinioni su figure storiche come Arnold Schoenberg e Igor Stravinsky. Pur avendo suonato opere di Schoenberg, Bärtsch ha criticato alcune delle interpretazioni ideologiche delle sue opere, sostenendo che il ritmo e il groove sono essenziali per la comprensione della musica. Ha sottolineato come le sue riflessioni si distacchino da preconcetti ideologici, cercando di abbracciare una visione più aperta e inclusiva della musica.
Bärtsch ha anche parlato del concetto di groove, descrivendolo come una sensazione di comfort in un movimento ripetitivo. Questo stato di flusso è fondamentale per la sua musica, così come la libertà, che per lui implica la responsabilità delle proprie azioni. La libertà, secondo Bärtsch, deve essere basata su un’intesa comune, creando giustizia e armonia all’interno della società. La sua visione della musica come espressione di libertà risuona con le parole di Duke Ellington, che affermava che il jazz è libertà di espressione.
Il concerto di Nik Bärtsch e Tania Giannouli al Festival Bergamo Jazz si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti della musica, un’opportunità per esplorare nuove sonorità e riflessioni profonde attraverso l’arte.