Germano Lanzoni: il comico che racconta Milano tra amore e frustrazione

Germano Lanzoni, attore milanese, riflette sulla sua carriera e il legame con Milano nel 2025, evidenziando l’importanza della comicitĂ  come strumento di connessione e inclusione sociale.
Germano Lanzoni: il comico che racconta Milano tra amore e frustrazione Germano Lanzoni: il comico che racconta Milano tra amore e frustrazione
Germano Lanzoni: il comico che racconta Milano tra amore e frustrazione - unita.tv

Germano Lanzoni, attore e comico milanese, si racconta in un’intervista che esplora il suo legame con Milano, la sua carriera e la sua visione della comicità. Con un linguaggio diretto e ironico, Lanzoni offre uno spaccato della vita nella capitale lombarda, descrivendo le contraddizioni di una città che ama e odia allo stesso tempo. La sua esperienza nel mondo dello spettacolo e il suo approccio alla comicità lo rendono un osservatore privilegiato della società contemporanea.

Milano: una città di contrasti

Milano, secondo Germano Lanzoni, è la capitale dello “sbatti“, un termine che racchiude l’idea di stress e frenesia. “È una maniera di vivere di corsa e fare quaranta cose in una volta”, afferma Lanzoni, richiamando le parole di Walter Valdi. La città ha la capacità di mettere le persone in contatto, ma al contempo può risultare alienante. Lanzoni, nato a Brusuglio nel 1966, si sente profondamente legato a Milano, non solo per le sue origini familiari, ma anche per le esperienze che ha vissuto. “Amo Milano perché è la mia città, non perché sia la più figa del mondo”, spiega, evidenziando un amore che si mescola a frustrazione.

La sua carriera, iniziata nei teatri milanesi, è stata influenzata dalla tradizione della comicità milanese degli anni ’60 e ’70. Lanzoni ha saputo reinterpretare e portare avanti questa tradizione, diventando un punto di riferimento per le nuove generazioni. La sua comicità, che si nutre di osservazioni sulla vita quotidiana, riesce a colpire nel segno, facendo ridere e riflettere al contempo.

Il successo e la comicità come forma d’arte

Germano Lanzoni è noto per il suo ruolo nel cast de “Il Milanese imbruttito“, dove interpreta un manager meneghino. Questo personaggio, che incarna il tipico “bauscia“, ha riscosso un grande successo grazie alla sua capacità di rappresentare le peculiarità e le contraddizioni della vita milanese. “Il successo è arrivato un po’ per caso e non casualmente”, afferma Lanzoni, sottolineando come la narrazione meneghina, nata su Facebook, abbia colto un momento storico di grande rilevanza.

Lanzoni spiega che la comicità non è solo un modo per far ridere, ma anche un atto di umiltà. “Ridere di se stessi è fondamentale”, afferma, richiamando il concetto di Alain Vigneau sull’importanza di riconoscere i propri difetti. La comicità, secondo Lanzoni, deve essere un mezzo per costruire relazioni, non per distruggerle. Ogni battuta, ogni azione comica, deve essere ponderata, poiché può avere un impatto significativo sulle persone.

La comicità come strumento di connessione

Lanzoni è anche un sostenitore dell’uso della comicità come strumento per migliorare le relazioni interpersonali. Attraverso il progetto HBE , insieme a Fania Alemanno, cerca di trasmettere l’importanza della responsabilità nell’azione comica. “Quando rido con le persone, costruisco una relazione; se rido degli altri, la distruggo”, spiega. Questa visione della comicità come un mezzo per creare connessioni umane è centrale nel suo approccio.

In qualità di professore aggiunto presso l’Università Bicocca, Lanzoni si impegna a formare le nuove generazioni, trasmettendo l’importanza di un umorismo responsabile e consapevole. La sua missione è quella di aiutare le persone a costruire relazioni autentiche, utilizzando l’ironia come strumento di comunicazione.

Milano e il futuro della società

Riflettendo sul futuro di Milano, Lanzoni esprime preoccupazione per il cambiamento della città. “Milano cambia a velocità pazzesca”, afferma, evidenziando come la città possa rischiare di diventare un luogo esclusivo per i ricchi. La sua visione è quella di una Milano inclusiva, dove tutti possano sentirsi partecipi e dignitosi. “La società deve occuparsi dell’altro”, sottolinea, criticando un individualismo crescente che allontana le persone.

Lanzoni sogna una Milano che sappia mantenere il suo spirito di comunità, dove le persone possano connettersi e condividere esperienze. “Quando vado in montagna, vedo che le case più sono distanti, più le persone sono vicine”, osserva, contrapponendo questa realtà alla vita urbana, dove la vicinanza fisica non sempre si traduce in connessione umana.

Un desiderio di cambiamento

Il desiderio di Germano Lanzoni è quello di continuare a vivere la sua vita da artista, senza mai perdere di vista l’importanza della comunità. “La bellezza sta nel fatto che hai fatto quello che volevi fare”, afferma, riflettendo sulla sua carriera. La sua utopia è quella di cambiare il mondo attraverso la comicità, un obiettivo che lo spinge a proseguire il suo cammino.

In un’epoca in cui il nichilismo e l’individualismo sembrano prevalere, Lanzoni si impegna a utilizzare la sua arte per promuovere un messaggio di unità e solidarietà. La sua visione di Milano è quella di una città che abbraccia la diversità e valorizza ogni individuo, creando un ambiente in cui tutti possano prosperare.