“The Electric State”, il nuovo film dei fratelli Russo, sarà disponibile in streaming su Netflix dal 14 marzo 2025. Questo kolossal, con un budget di circa 320 milioni di euro, rappresenta una fusione di nostalgia e riflessione critica sul potere delle grandi aziende tecnologiche. I registi, noti per il loro lavoro nella saga degli Avengers, esplorano temi attuali attraverso una narrazione che combina elementi di intrattenimento e avvertimenti sulla tecnologia.
Un viaggio nostalgico tra robot e cultura pop
“The Electric State” si presenta come un road movie che riflette le ossessioni infantili di Anthony e Joe Russo per i robot e gli anime giapponesi. Cresciuti in un’epoca in cui i media erano una parte fondamentale della loro vita, i due registi hanno voluto rendere omaggio a queste influenze attraverso il loro nuovo progetto. La pellicola non è solo un tributo ai robot della loro infanzia, ma anche un modo per affrontare questioni contemporanee come l’interazione tra tecnologia e vita quotidiana.
Joe Russo ha condiviso il suo legame personale con i media, descrivendo come lui e suo fratello fossero “drogati” di film e anime. Hanno acquisito i diritti di “Battle of the Planets”, un adattamento americano dell’anime “Gatchaman”, e hanno citato altre influenze come il robot della serie “Lost in Space” e Jet Jaguar di Godzilla. Questi elementi hanno contribuito a formare la loro visione e il loro approccio alla narrazione cinematografica.
Design dei robot: un equilibrio tra innocenza e complessità
Il design dei robot in “The Electric State” è stato concepito per differenziarsi da altre rappresentazioni cinematografiche. Anthony Russo ha sottolineato l’importanza di creare robot che non fossero percepiti come minacciosi, ma piuttosto come figure amichevoli e familiari. L’idea era di mostrare una relazione tra umani e robot che inizialmente fosse semplice e innocente, ma che potesse evolversi in qualcosa di più complesso e problematico.
I robot sono stati progettati per apparire giocattolosi, richiamando alla mente l’infanzia dei registi. Anthony ha spiegato che l’intento era di rendere chiaro che questi robot erano stati creati per intrattenere, ma che, col tempo, avevano assunto anche ruoli di servizio. Questa evoluzione riflette le dinamiche attuali della tecnologia, dove gli strumenti creati per migliorare la vita quotidiana possono anche portare a conseguenze indesiderate.
Riflessioni sull’intelligenza artificiale e il suo impatto
I fratelli Russo hanno condiviso le loro opinioni sull’intelligenza artificiale, evidenziando sia le potenzialità che i rischi associati. Anthony ha affermato che l’IA potrebbe diventare uno strumento prezioso per i creativi, ma ha avvertito della necessità di mantenere il controllo umano su questa tecnologia. La loro visione è che l’IA debba essere utilizzata come supporto e non come sostituto dell’umanità.
Joe ha aggiunto che esiste una certa confusione riguardo all’IA, con molte persone che la vedono come un’entità monolitica. In realtà, l’IA è composta da software flessibili che possono essere di grande aiuto, ma è fondamentale che gli esseri umani mantengano il controllo su di essa. Questa riflessione si inserisce nel contesto del film, dove il rapporto tra umani e robot è al centro della narrazione.
L’importanza delle emozioni e delle relazioni nel cinema
Un aspetto distintivo del lavoro dei fratelli Russo è la loro capacità di bilanciare effetti speciali e narrazione emotiva. Joe ha sottolineato che è fondamentale mantenere il focus sui personaggi e sulle loro motivazioni, anche quando si realizzano scene spettacolari. La profondità emotiva è ciò che rende un film memorabile e coinvolgente per il pubblico.
I registi si ispirano ai film della Amblin di Steven Spielberg, cercando di creare dinamiche familiari che possano risuonare con gli spettatori. In “The Electric State”, questo approccio si riflette nelle relazioni tra i personaggi, che sono sia biologiche che scelte, contribuendo a dare vita a una storia più ricca e complessa.
Un villain emblematico e la critica alle big tech
Nel film, il villain interpretato da Stanley Tucci rappresenta un’allegoria delle aziende tecnologiche che operano solo per i propri interessi. Joe ha confermato che il film affronta il tema del potere delle big tech, sottolineando l’importanza di prestare attenzione a come queste aziende influenzano la nostra vita quotidiana. La narrazione invita a riflettere sulle conseguenze delle scelte fatte da queste corporazioni e sulla loro capacità di rendere le persone dipendenti.
I fratelli Russo continuano a esplorare temi rilevanti attraverso il loro lavoro, utilizzando il cinema come mezzo per stimolare la riflessione e il dibattito su questioni contemporanee. Con “The Electric State”, si propongono di intrattenere il pubblico, ma anche di invitare a una maggiore consapevolezza riguardo al mondo tecnologico in cui viviamo.