Il Qumra, evento annuale del Doha Film Institute, ha visto protagonista il regista Johnnie To, che ha confermato le voci riguardanti il suo prossimo progetto cinematografico. Si tratta di un gangster movie ambientato nella suggestiva regione montuosa di Hokkaido, in Giappone. Tuttavia, il regista ha chiarito che le riprese non inizieranno fino al termine della produzione del suo attuale film, intitolato “Hope“.
La fase creativa di Johnnie To
Durante un’intervista con Deadline, Johnnie To ha rivelato di trovarsi in un momento di stallo creativo. “Ho girato per dieci giorni due mesi fa, ma poi ho deciso di fermarmi. Non avevo l’ispirazione necessaria per proseguire, quindi ho scelto di aspettare”, ha spiegato il regista. Questa pausa riflessiva sembra essere parte del suo processo creativo, in cui la ricerca dell’ispirazione gioca un ruolo cruciale.
To ha sottolineato l’importanza di ritrovare la giusta connessione con Hong Kong, un tema centrale per il suo lavoro. “Ho provato più volte a distaccarmi per scrivere, ma non riesco a concentrarmi. Voglio completare il film nei prossimi tre mesi. Potrei finirlo facilmente, ma non sarebbe autentico, non sarei io”, ha aggiunto, evidenziando il suo desiderio di creare un’opera che rispecchi la sua visione artistica.
Il tema di “Hope”
Il film “Hope“, attualmente privo di un titolo definitivo e di una sceneggiatura conclusiva, è ancora in fase embrionale. Johnnie To ha descritto il progetto come un’opera che esplora il concetto di speranza e il peso che essa comporta. “È un film sulla gente di Hong Kong e sulla città stessa”, ha affermato, indicando che la sua narrazione sarà profondamente legata alle esperienze e alle emozioni della comunità locale.
Conosciuto per i suoi classici del cinema crime come “Election“, “Exiled” e “Drug War“, To continua a dirigere la storica casa di produzione Milkyway Image, da lui fondata a Hong Kong. La sua carriera è stata caratterizzata da un forte legame con il contesto sociale e politico della sua città, un aspetto che si riflette nel suo lavoro.
L’industria cinematografica di Hong Kong
Negli ultimi anni, l’industria cinematografica di Hong Kong ha affrontato sfide significative. Dopo un periodo di grande successo, seguito al passaggio del territorio alla Cina nel 1997, il settore ha subito un rallentamento notevole. La repressione da parte della Cina nei confronti degli attivisti pro-democrazia ha ulteriormente complicato la situazione, con stime che indicano circa 500.000 persone pronte a lasciare la città-stato tra il 2021 e il 2024.
Johnnie To ha commentato questa situazione, affermando: “Il valore della vita e delle cose è cambiato. Bisogna imparare ad accettarlo. Questo è ciò che rende difficile portare a termine il film”. La sua riflessione va oltre la semplice censura; To si interroga sul significato e sul valore della storia che sta cercando di raccontare. “Potrei girare qualunque tipo di film, ma continuo a chiedermi: perché sto facendo proprio questo film?”, ha concluso, evidenziando la sua ricerca di autenticità e significato nel lavoro che svolge.
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