Rocco Hunt, artista campano già noto al pubblico, si prepara a calcare nuovamente il palco del Teatro Ariston per l’edizione 2025 del Festival di Sanremo. Con il suo brano ‘Mille vote ancora‘, il cantante promette di emozionare il pubblico raccontando un legame profondo con la sua terra e le sue esperienze, amplificando il messaggio della nostalgia e della ricerca di identità. Questa rappresenta per lui una nuova occasione di far sentire la propria voce in una kermesse che ha segnato tappe fondamentali della sua carriera.
Rocco Hunt, un artista con radici forti
Nato il 21 novembre 1994 a Salerno, Rocco Pagliarulo, conosciuto come Rocco Hunt, ha sempre mostrato una forte connessione con le proprie origini. La sua infanzia, segnata da esperienze dure, lo ha portato a riflessioni profonde sulla vita e sul significato del successo. In un’intervista, ha condiviso che la sua famiglia ha vissuto momenti difficili: la madre, cresciuta in un orfanotrofio, e il padre, che ha affrontato lunghi periodi di disoccupazione. Questi fattori hanno influenzato profondamente il suo modo di vedere il mondo e la sua musica. “Dare la soddisfazione ai miei genitori, portarli al Festival, è ciò che conta di più per me”, ha rivelato, esprimendo un desiderio autentico di rendere fiero il suo nucleo familiare.
Rocco ha iniziato il suo percorso musicale all’età di 11 anni, cimentandosi nel freestyle. La sua dedizione lo ha portato nel 2010 a pubblicare il suo primo EP, ‘A’ music è speranz‘. Due anni dopo, la sua partecipazione al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte segna un importante traguardo, grazie alla vittoria con il brano ‘Nu juorno buono‘. Da quel momento, ha collaborato con nomi illustri della musica italiana, come Clementino e Eros Ramazzotti, consolidando la sua presenza nel panorama musicale.
Il 2016 ha visto il suo debutto tra i Campioni del Festival con ‘Wake Up‘, un passo ulteriore nella sua carriera. La sua musica è diventata un veicolo di espressione non solo per lui ma anche per le emozioni di chi lo ascolta, trasformando esperienze personali in lettere d’amore all’umanità.
La famiglia di Rocco Hunt: tra amore e responsabilità
In ambito privato, Rocco Hunt vive un’intensa storia d’amore con Ada, conosciuta da quando erano bambini. I due hanno dato vita al piccolo Giovanni, nato nel 2017, di cui il padre si dice estremamente orgoglioso. “È un bambino intelligente e sensibile”, ha affermato al riguardo. Rocco ha sempre considerato il ruolo di genitore come uno dei più significativi della sua vita, un’opportunità per dar vita ad un futuro migliore per il figlio rispetto a quello che ha conosciuto lui stesso.
Nonostante il suo successo, il cantante non dimentica le sue radici. Ha raccontato di aver vissuto in una casa in condizioni precarie e di come, con i primi guadagni, ha dato vita a un progetto che mira a soddisfare i bisogni della sua famiglia. “Ho ristrutturato la casa dei miei genitori”, ha detto, rivelando quanto sia importante per lui restituire quello che ha ricevuto. Inoltre, ha manifestato il desiderio di aiutare i giovani della sua città, fornendo loro opportunità che lui stesso ha faticato a ottenere. Ogni successo è così un passo verso una vita di maggior dignità e rispetto per coloro che lo hanno cresciuto.
Rocco Hunt ha anche deciso di intraprendere una sfida sportiva, partecipando alla mezza maratona di Madrid. Questo obiettivo rappresentava non solo un traguardo personale, ma anche un modo per dimostrare che ogni sogno può essere raggiunto. Ha condiviso questa esperienza con i suoi fan sui social, mostrando il lato umano e autentico di un artista che si è sempre sentito in dovere di utilizzare la sua voce per ispirare e motivare gli altri.
‘Mille vote ancora’: l’interpretazione di un legame profondo
Il nuovo brano di Rocco Hunt, ‘Mille vote ancora‘, non è solo una canzone, ma una narrazione della sua storia personale. Con parole evocative, l’artista esplora il legame con la sua terra natale e le emozioni di nostalgia che spesso affiorano quando ci si allontana dalla propria casa. Il testo del brano è un inno ai ricordi, un richiamo ai momenti significativi vissuti nel proprio quartiere e alle relazioni che hanno forgiato la sua vita.
Nel ritornello, Rocco riporta alla memoria immagini vivide di momenti di spensieratezza, accompagnati da una riflessione su ciò che significa lasciare la propria casa. Ogni verso contiene una confessione, un desiderio di tornare indietro e rivivere istanti passati, ricolmi di semplicità e genuinità. “Rimpiango anche le cose che odiavo”, dichiara, evocando la complessità del rapporto di un ragazzo con il suo luogo d’origine e i sentimenti contrastanti che ne derivano.
Il testo si snoda tra esperienze di crescita, attraverso riflessioni sull’orgoglio e le difficoltà. Rocco scrive di come a volte il vero nemico possa risiedere in noi stessi, nei pregiudizi e nelle paure, che ci portano a distaccarci da chi amiamo. “Siamo anime buone in un mondo cattivo,” afferma, sottolineando l’importanza di rimanere uniti anche nei momenti più difficili.
Questa canzone è quindi una celebrazione del passato e un inno alla resilienza, un messaggio che invita a tornare ai valori primari e alle proprie radici. Rocco Hunt si prepara a incantare il pubblico di Sanremo con la sua storia e la sua musica, un’esperienza che promette di toccare il cuore di molte persone.