Il rapper sardo Salmo, noto per il suo stile provocatorio e per il suo impatto nel panorama musicale italiano, torna alla ribalta come attore nella nuova serie “Gangs of Milano“. In un’intervista rilasciata a Fanpage, Salmo ha condiviso la sua esperienza nel ruolo di Snake, un personaggio complesso che riflette le sfide e le contraddizioni della vita urbana. La serie, in uscita il 21 marzo su Sky e NOW, si distingue per la sua narrazione intensa e per la colonna sonora curata dallo stesso artista.
Salmo e il suo personaggio Snake
Salmo interpreta Snake, un ex braccio destro di un boss della droga, che cerca di allontanarsi dal suo passato. Tuttavia, il destino lo costringe a confrontarsi nuovamente con il suo passato. In questo contesto, Salmo ha rivelato come il suo approccio alla recitazione sia cambiato rispetto ai videoclip musicali, dove la responsabilità e la pressione sono notevolmente aumentate. “Recitare in un set così grande, con battute e dialoghi, è molto più difficile di quanto sembri”, ha affermato. La sua esperienza nel mondo della musica ha sicuramente influenzato il suo modo di interpretare il personaggio, ma il rapper ha dovuto affrontare anche la sfida di abbandonare il suo ego per calarsi completamente nel ruolo.
L’importanza della creatività e del tempo per sé
Durante l’intervista, Salmo ha parlato del suo bisogno di isolamento per ritrovare la creatività. “Ho sentito che stavo perdendo la mia ispirazione a causa dei social media”, ha spiegato. Per questo motivo, ha deciso di ritirarsi su una collina, lontano dal caos della vita quotidiana. Questo periodo di introspezione ha coinciso con la preparazione per il suo ruolo in “Gangs of Milano“, creando una connessione profonda tra la sua vita e quella di Snake. Salmo ha sottolineato che l’ego non è necessario per un artista e che, a volte, è fondamentale mettersi da parte per crescere.
La colonna sonora e il suo processo creativo
Salmo non è solo un attore, ma anche il curatore della colonna sonora della serie. Ha lavorato a stretto contatto con un team di amici per creare un’atmosfera musicale che rispecchiasse il tono della serie. In particolare, si è concentrato sull’episodio 6, che presenta un’atmosfera noir. “Abbiamo cercato di dare un vestito elegante a questo episodio, utilizzando blues, musica classica e anche un po’ di country”, ha spiegato. La scelta musicale è stata fondamentale per trasmettere le emozioni e le tensioni della trama, dimostrando come la musica possa arricchire la narrazione visiva.
Il confine tra realtà e finzione
Salmo ha affrontato anche il tema del confine tra cinema e realtà, sottolineando che “Gangs of Milano” offre una rappresentazione realistica della vita contemporanea. Ha notato come spesso ci sia una tendenza a attribuire agli artisti la responsabilità di influenzare i giovani, mentre, secondo lui, il compito di educare spetta ai genitori. “Non capisco perché si cerchi di dare la colpa agli artisti per ciò che accade, quando in realtà dovrebbero essere i genitori a educare i propri figli”, ha affermato.
L’evoluzione del rap in Italia
Salmo ha anche discusso dell’evoluzione del rap in Italia, evidenziando come questo genere musicale sia diventato parte integrante della cultura popolare. “Il rap è ormai musica popolare, è entrato nelle case degli italiani”, ha dichiarato. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per la superficialità di alcune produzioni e per l’uso dell’autotune, definendolo una scorciatoia per chi non sa cantare. Salmo ha sottolineato l’importanza di esibirsi dal vivo e di mantenere l’autenticità nella musica, ritenendo che il live sia un’arte che richiede impegno e dedizione.
Progetti futuri e collaborazioni
Infine, Salmo ha accennato ai suoi progetti futuri, rivelando di avere già del materiale per un nuovo album solista. Ha anche condiviso le sue idee su possibili collaborazioni per “Gangs of Milano“, menzionando rapper come Noyz Narcos e Kid Yugi. Con la sua esperienza e il suo talento, Salmo continua a lasciare un segno indelebile nel panorama musicale e cinematografico italiano, dimostrando che la creatività può emergere anche nei momenti di isolamento e riflessione.