Il 19 marzo 1975, New York ha ospitato l’anteprima mondiale di “Tommy”, un film diretto da Ken Russell che ha segnato una pietra miliare nella storia del cinema musicale. Questa pellicola è una reinterpretazione audace dell’omonima rock opera degli Who, pubblicata nel 1969, e ha avuto un impatto significativo sia sul panorama musicale che su quello cinematografico. “Tommy” non è solo un film, ma un’esperienza visiva che esplora temi complessi come l’alienazione, la spiritualità e il culto della personalità, il tutto attraverso un linguaggio cinematografico che sfida le convenzioni.
L’originale rock opera degli Who
La rock opera “Tommy” degli Who, concepita da Pete Townshend e Roger Daltrey, è stata una delle prime opere musicali a raccontare una storia coesa attraverso canzoni interconnesse. La trama segue le vicende di Tommy Walker, un ragazzo che, dopo aver assistito all’omicidio del padre, sviluppa una condizione di cecità, sordità e mutismo. Questo meccanismo di difesa lo porta a vivere in un mondo di isolamento, affrontando temi di repressione psichica e ricerca di una spiritualità autentica. La musica dell’album, caratterizzata da melodie accattivanti e orchestrazioni ricche, ha rappresentato una svolta nel rock, introducendo un nuovo lirismo e una complessità drammatica paragonabile a quella di un’opera lirica.
La trasposizione cinematografica di Ken Russell
Ken Russell ha preso le redini di questo progetto, trasformando la rock opera in un’opera cinematografica che ha amplificato i temi originali. La sua visione ha portato a una rappresentazione visiva che gioca con il kitsch e l’eccesso, creando un’esperienza sensoriale unica. La sceneggiatura ha apportato alcune modifiche significative, come il contesto storico, spostando la nascita di Tommy al termine della Seconda Guerra Mondiale e ambientando gli eventi dagli anni Cinquanta ai Settanta, per riflettere le tensioni sociali e culturali dell’epoca.
Il protagonista, interpretato da Roger Daltrey, vive un percorso di sofferenza e isolamento, mentre la madre Nora, interpretata da Ann-Margret, e il patrigno Frank Hobbs, interpretato da Oliver Reed, cercano di aiutarlo attraverso metodi discutibili. La pellicola presenta una galleria di personaggi eccentrici, tra cui un predicatore idolatra di Marilyn Monroe, una prostituta che utilizza acido lisergico come terapia e un ambiguo zio che rappresenta il lato oscuro della famiglia.
Tematiche e simbolismi
“Tommy” non si limita a raccontare la storia di un ragazzo traumatizzato; esplora anche l’alienazione dell’individuo nella società moderna. La cecità e la sordità di Tommy diventano metafore potenti per descrivere una società incapace di affrontare la verità. La sua trasformazione in una figura messianica, che culmina in un culto personale, offre una critica alla mercificazione dell’eroe nella cultura di massa. Russell enfatizza queste dinamiche attraverso un’estetica visivamente ricca e provocatoria, utilizzando simbolismi religiosi e iconografie che sfidano le convenzioni.
La rappresentazione del trauma psicologico è un altro aspetto centrale del film. A differenza dell’album, dove il disagio di Tommy è suggerito musicalmente, il film rende tangibile il suo trauma attraverso immagini iconiche e deformazioni ottiche. Questa scelta visiva amplifica il senso di smarrimento e terrore che il protagonista vive, rendendo l’esperienza del pubblico ancora più intensa.
Un cast stellare e l’eredità culturale
La pellicola vanta un cast di attori di grande calibro, tra cui Eric Clapton, Elton John e Tina Turner, che interagiscono con i membri originali degli Who. Questa fusione di talenti musicali e attoriali contribuisce a creare una colonna sonora di culto, che ha influenzato generazioni di artisti. Tuttavia, il film ha sollevato interrogativi sulla sua rilevanza attuale. Oggi, “Tommy” può apparire datato e il suo didascalismo può risultare snervante per gli spettatori più giovani.
La domanda che sorge è: quanto di questo capolavoro rimane significativo nel contesto contemporaneo? Sebbene “Tommy” possa non essere più un film da vedere per le nuove generazioni, la sua influenza sulla cultura pop e il suo status di icona rimangono indiscutibili. La pellicola continua a rappresentare un capitolo importante nella storia del cinema musicale, un’opera che ha sfidato le convenzioni e ha aperto la strada a nuove forme di narrazione visiva.