Aggiornamenti sul nuovo impianto di Milan e Inter: stato attuale, costi e prospettive future

Il 11 marzo 2025, Milan e Inter hanno presentato il Docfap al Comune di Milano per il nuovo stadio a San Siro, con lavori previsti dal 2027 e completamento entro il 2030.
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Il progetto per il nuovo stadio di Milan e Inter a San Siro sta avanzando, sebbene a un ritmo non ottimale. Il 11 marzo, i due club hanno presentato al Comune di Milano l’offerta di acquisto dell’area, un passo cruciale nel lungo iter burocratico. Questo documento, noto come Docfap, rappresenta il punto di partenza per la progettazione del nuovo impianto e delle aree circostanti.

Contenuti del Docfap

Il Docfap, un documento di circa 300 pagine, contiene un’analisi dettagliata dello stato attuale dell’area, le tempistiche previste per l’attuazione delle varie alternative progettuali e una stima dei costi associati. In sostanza, questo faldone illustra le modalità attraverso cui Milan e Inter intendono gestire il nuovo stadio, le aree commerciali e gli spazi verdi circostanti. Le informazioni riguardano anche le volumetrie e l’impatto ambientale del progetto. La presentazione di questo documento è stata una tappa fondamentale nel percorso burocratico, ma il progetto esecutivo del nuovo stadio non è ancora stato definito. Si ipotizza che l’incarico per la progettazione possa essere assegnato agli americani di Populous, già coinvolti nel progetto della Cattedrale nel 2021.

Linee guida per il nuovo impianto

Il nuovo stadio avrà una capienza di 71.500 posti, di cui 13.000 riservati a hospitality e corporate, aree particolarmente lucrative. La struttura sorgerà nell’area attualmente occupata dai parcheggi, dietro il settore Ovest, in un contesto urbano che prevede una significativa riqualificazione. Il progetto prevede la creazione di 55.000 metri quadrati di aree verdi e 72.000 metri quadrati di parcheggi sotterranei. Inoltre, l’area ospiterà le sedi dei due club, un albergo, spazi commerciali e parchi per un totale di 280.000 metri quadrati.

Costi e tempistiche del progetto

Il valore dell’area, stabilito dall’Agenzia delle Entrate, è di 197 milioni di euro, suddivisi in 73 milioni per lo stadio e 124 milioni per le aree circostanti. Parte di questo importo è negoziabile, ad esempio per quanto riguarda le opere di bonifica necessarie. L’intero progetto, che include sia il nuovo impianto che la rifunzionalizzazione del Meazza, è stimato in oltre un miliardo di euro. I lavori potrebbero iniziare nel 2027, subito dopo le Olimpiadi invernali del 2026, con l’obiettivo di completare il progetto entro il 2030.

Cronoprogramma delle attività

Palazzo Marino e i club hanno fissato come obiettivo a medio termine di concludere l’iter burocratico prima del compimento dei 70 anni del secondo anello del Meazza, previsto per l’autunno del 2025. La scadenza per completare il processo di compravendita è fissata per luglio 2025. Dopo la presentazione del Docfap, il Comune avrà trenta giorni per esaminarlo e fornire una risposta. Successivamente, il Comune emetterà un bando pubblico per l’offerta di acquisto, mantenendo la destinazione d’uso sportiva, ma permettendo ad altri privati di presentare offerte. Se la proposta di Milan e Inter non verrà superata, Palazzo Marino avvierà trattative dirette con i due club, che dovranno presentare il progetto esecutivo. A quel punto, sarà indetta una conferenza dei servizi per raccogliere anche il parere della Soprintendenza.

Futuro del Meazza

Il progetto prevede la demolizione del 75-80% dell’attuale impianto. I costi per l’abbattimento sono stimati attorno agli 80 milioni di euro. I lavori inizieranno dal tetto e procederanno verso il basso, senza l’uso di esplosivi. La rimozione avverrà in fasi, partendo dal terzo anello, seguito dal secondo e infine dal primo. Saranno necessari dai due ai quattro mesi per completare l’abbattimento, e parte della struttura attuale, in particolare l’angolo Sud-Est, rimarrà in piedi. Una parte significativa degli 80 milioni sarà destinata allo smaltimento dei detriti, che verranno portati in discarica.

Opzioni alternative per Milan e Inter

Nel caso in cui il progetto a San Siro dovesse subire imprevisti, Milan ha ancora in piedi l’opzione di San Donato. L’iter per questo progetto non si è mai fermato e il club non ha comunicato alcuna intenzione di abbandonarlo. I terreni sono di proprietà rossonera. Al contrario, Inter ha perso la possibilità di un piano B, poiché i diritti di esclusiva sui terreni a Rozzano sono scaduti il 31 gennaio.

Dichiarazioni ufficiali

Dopo l’invio del Docfap, i club hanno rilasciato una nota congiunta, sottolineando che la proposta è frutto del lavoro dei migliori professionisti del settore e rappresenta una visione strategica condivisa. Hanno affermato che il progetto costituirà un punto di riferimento a livello internazionale e porterà benefici significativi alla città di Milano. Anche il sindaco Sala ha commentato la situazione, evidenziando che il documento richiede un’attenta analisi e che l’investimento totale non è ancora stato definito. Ha confermato che, se tutto procederà come previsto, il Comune avvierà un bando pubblico, con l’intenzione di completare il processo entro l’estate.