La partita di andata degli spareggi di ammissione agli ottavi di finale di Champions League ha visto il Bruges prevalere sull’Atalanta con un punteggio di 2-1. Un incontro ricco di tensione e sorprese, culminato nel finale con un rigore contestato che ha decisamente cambiato le sorti del match. Nonostante una prestazione solida, l’Atalanta si trova ora in una situazione difficile, in attesa del ritorno in programma martedì a Bergamo.
La partenza sprint del Bruges
Fin dai primi minuti, il Bruges ha dimostrato grande determinazione, portandosi in vantaggio al 15′. Il gol, messo a segno da Jutglà, ha scosso gli animi degli orobici che, nonostante le difficoltà, hanno cercato di reagire. La squadra belga ha mostrato un gioco proattivo, mettendo in difficoltà la retroguardia dell’Atalanta. Le azioni più incisive del Bruges hanno evidenziato una buona organizzazione e una rapida transizione dalle fasi difensive a quelle offensive.
I belgi hanno gestito il pallino del gioco, trovando spazi interessanti per affondare il colpo. La difesa dell’Atalanta, alla quale mancavano alcuni asset fondamentali, ha faticato a contenere le incursioni degli avversari. Hien, in particolare, ha dovuto fronteggiare un attacco avvolgente e dinamico, tuttavia, il Bruges ha beneficiato di qualche decisione arbitrale contestata.
La reazione dell’Atalanta e l’importanza del pareggio
Nonostante la situazione inizialmente sfavorevole, l’Atalanta ha saputo reagire. Prima dell’intervallo, la Dea ha trovato il gol del pareggio grazie a Pasalic, che ha capitalizzato una delle poche occasioni create dalla squadra italiana. Questo gol ha infuso nuova fiducia nei ragazzi di Gasperini, offrendo loro l’opportunità di rientrare nel match e prepararsi per una ripresa più incisiva.
Nella seconda metà della gara, l’Atalanta ha cercato di mantenere il controllo del gioco, affrontando con ferma determinazione gli attacchi del Bruges. Seppur abbiano dovuto nuovamente affrontare un Bruges persistente, gli orobici hanno mostrato capacità di resistere e riorganizzarsi. La partita si avviava verso un risultato di parità, che avrebbe garantito una maggiore serenità in vista del ritorno.
Il rigore contestato e il colpo finale
Purtroppo per l’Atalanta, il finale di gara ha riservato una brutta sorpresa. Al termine di un’azione di gioco, l’arbitro ha deciso di assegnare un rigore per un presunto fallo di Hien su Nilsson. La decisione ha scatenato le proteste degli atleti e dello staff tecnico dell’Atalanta, tutti convinti che la manata non fosse da punire con un tiro dal dischetto. Il rigore è apparso come un premio eccessivo ai belgi che, pur avendo disputato una buona partita, avevano beneficiato di una decisione molto controversa.
Nel momento cruciale, il Bruges ha trovato il gol della vittoria, chiudendo il match sul 2-1. Questo risultato complica ulteriormente il cammino dell’Atalanta verso la qualificazione agli ottavi di finale, rendendo ora fondamentale il ritorno. La Dea dovrà mostrare forza e unità per ribaltare il punteggio e sperare di centrare l’obiettivo. Martedì prossimo a Bergamo, si preannuncia un incontro decisivo per le sorti della competizione europea della squadra italiana.