La stagione del rugby è in pieno svolgimento e il Galles si trova ad affrontare un periodo di forte difficoltà. La recente sconfitta contro l’Italia, avvenuta all’Olimpico durante la seconda giornata del Torneo Sei Nazioni, ha spinto la federazione gallese a prendere decisioni cruciali riguardo al futuro della squadra e del suo allenatore. Warren Gatland, tornato alla guida della nazionale nel 2022, sta per dire addio, nonostante avesse un contratto fino ai Mondiali del 2027.
La sconfitta contro l’Italia
La partita disputata sabato scorso ha lasciato il segno non solo sui giocatori, ma anche sul destino di Gatland. L’Italia, con una prestazione solida e decisa, ha sconfitto il Galles con un punteggio di 22-15, alimentando ulteriormente le pressioni sulla panchina dell’ex coach neozelandese. Questa nuova battuta d’arresto segue un’altra pesante sconfitta in apertura del torneo, con un pesante 43-0 subìto contro la Francia. Questi risultati negativi rappresentano un chiaro segnale che il Galles è in difficoltà e non riesce a trovare la giusta forma dopo un’ultima stagione disastrosa, conclusa con zero vittorie.
L’era Gatland: luci e ombre
La carriera di Gatland come allenatore del Galles è stata caratterizzata da alti e bassi. Nel suo primo ciclo, dal 2007 al 2019, ha guidato la nazionale gallese a numerosi trionfi, inclusi quattro Sei Nazioni e tre Grande Slam, due semifinali di Coppa del Mondo e addirittura il primo posto nel ranking mondiale. Tuttavia, dal suo rientro nel 2022, le cose hanno preso una piega diversa. Le ultime 14 partite hanno visto il Galles soccombere, senza nemmeno un incontro vinto. Questo ha comportato un drammatico calo nella classifica globale, con il Galles attualmente relegato al dodicesimo posto.
Le difficoltà recenti dell’allenatore non possono essere sottovalutate. Mentre l’inizio della sua nuova era era accolto con entusiasmo, il suo ritorno non ha generato i successi sperati, anzi ha accentuato i problemi già esistenti, con una squadra che pare rimanere confusa e priva di una identità ben definita.
Prossimi impegni e il futuro della guida tecnica
Con il Galles che si avvicina al giro di boa nel torneo Sei Nazioni, la situazione appare sempre più critica. I prossimi impegni vedranno i Dragoni affrontare il campione in carica Irlanda il 22 febbraio, per poi spostarsi in Scozia e tornare in casa contro l’Inghilterra. Questi match si preannunciano come delle vere e proprie prove di fuoco. La Welsh Rugby Union, alla ricerca di un tecnico che possa prendere in mano la situazione, sta considerando diverse opzioni per colmare il vuoto lasciato dall’allenatore neozelandese, la cui partenza potrebbe avvenire già nel pomeriggio.
In questo contesto, ognuno di questi partite potrebbe segnare un punto di non ritorno per la nazionale gallese e per il suo allenatore, facendosi portavoce di un’annata che si preannuncia complessa e gravosa per le ambizioni sportive del paese. Con le speranze di una rapida risalita nel ranking mondiale, la federazione è chiamata a prendere decisioni decisive riguardo la futura conduzione tecnica della squadra.