Il Milan cerca un nuovo ds: Igli Tare e Fabio Paratici in lizza per il ruolo

Il Milan, guidato dall’ad Giorgio Furlani, valuta tra Igli Tare e Fabio Paratici come nuovo direttore sportivo. La scelta influenzerà la strategia di mercato per la prossima stagione.
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Il Milan cerca un nuovo ds: Igli Tare e Fabio Paratici in lizza per il ruolo - unita.tv

Il Milan è attualmente alla ricerca di un nuovo direttore sportivo, un passaggio cruciale per pianificare la prossima stagione. Con l’ad Giorgio Furlani a capo delle operazioni, l’attenzione si concentra su due nomi di spicco: Igli Tare e Fabio Paratici. Entrambi vantano una solida esperienza nel calcio italiano, ma le loro filosofie di mercato sono nettamente diverse. Mentre Tare ha dimostrato di saper valorizzare giovani talenti, Paratici ha puntato su investimenti significativi per calciatori già affermati. La scelta finale potrebbe slittare ad aprile, ma le aspettative sono alte.

Igli Tare: il maestro delle plusvalenze

Igli Tare ha trascorso quindici anni alla guida dell’area sportiva della Lazio, dove ha saputo destreggiarsi tra budget limitati e la necessità di ottenere risultati. La sua abilità nel scoprire e valorizzare giovani talenti è ben documentata. Un esempio emblematico è Sergej Milinkovic-Savic, acquistato nel 2015 dal Gent per 10 milioni di euro e rivenduto nel 2023 all’Al-Hilal per 40 milioni. Durante il suo periodo alla Lazio, Milinkovic-Savic ha collezionato 341 presenze e 69 reti, dimostrando di essere un giocatore fondamentale per la squadra.

Un altro colpo significativo è stato Ciro Immobile, prelevato dal Siviglia per 9,4 milioni. Immobile ha segnato 207 gol in 251 presenze con la Lazio, prima di trasferirsi al Besiktas per 3 milioni. Anche Luis Alberto, acquistato dal Liverpool, ha avuto un impatto notevole, totalizzando 307 presenze, 52 gol e 79 assist. Tare ha saputo anche capitalizzare su giocatori come Hernanes, rivenduto all’Inter con una plusvalenza significativa, e Klose, arrivato a parametro zero.

Tuttavia, non tutte le scommesse di Tare hanno avuto successo. Investimenti su calciatori come Muriqi e Vavro non hanno reso come sperato, ma le operazioni su Candreva, Hoedt e Correa hanno portato guadagni considerevoli. Attualmente, Zaccagni e Gila continuano a essere protagonisti sotto la guida di Baroni, dimostrando che la strategia di Tare di puntare su giovani talenti può ancora dare frutti.

Fabio Paratici: l’investitore di successo

Fabio Paratici ha accumulato una vasta esperienza nel calcio italiano, avendo lavorato a lungo con Beppe Marotta, prima alla Sampdoria e successivamente alla Juventus. Dal settembre 2018, ha assunto la responsabilità dell’area sportiva bianconera, dove ha messo in atto una politica di acquisti di alto profilo. La sua mossa più audace è stata l’acquisizione di Cristiano Ronaldo, prelevato dal Real Madrid per 112 milioni di euro, un investimento che ha avuto un impatto significativo sui conti della Juventus, nonostante i 101 gol segnati in 134 presenze e i cinque trofei vinti.

Paratici ha anche investito pesantemente in altri giocatori di spicco, come Matthijs de Ligt, per il quale ha speso 75 milioni, e Federico Chiesa, per il quale ha versato 50 milioni alla Fiorentina. Anche l’acquisto di Joao Cancelo, pagato oltre 40 milioni e rivenduto al Manchester City per una cifra che includeva 37 milioni per Danilo, evidenzia la sua strategia di mercato. Rabiot, arrivato a parametro zero, rappresenta un altro colpo significativo.

Dopo la sua esperienza alla Juventus, Paratici ha affrontato una sfida difficile al Tottenham, dove ha dovuto gestire una ricostruzione costosa. Le operazioni su Richarlison, Kulusevski, Romero e Porro non hanno portato i risultati sperati, evidenziando le difficoltà di replicare il successo ottenuto con la Juventus.

La scelta tra Tare e Paratici rappresenta quindi un bivio per il Milan: puntare su una strategia di valorizzazione dei giovani o investire in calciatori già affermati. La decisione finale sarà cruciale per il futuro della squadra rossonera.