Imane Khelif, pugile e olimpionica, ha condiviso un intenso messaggio su Instagram, dove ha descritto il suo percorso lungo otto anni come una corsa fatta di sacrifici e impegno per rappresentare il proprio paese sul palcoscenico internazionale. Un recente tumulto mediatico, legato a presunti rifiuti di partecipazione ai Mondiali Iba, ha sollevato polemiche, cui Khelif ha deciso di rispondere con determinazione.
Un viaggio di lotte e vittorie
Nel suo sfogo, Khelif racconta come, per otto anni, abbia faticato per realizzare i propri sogni nel mondo del pugilato. Ogni giorno è stato caratterizzato da disciplina e perseveranza, proprio per guadagnarsi un posto tra i grandi eventi sportivi come le Olimpiadi. La pugile esprime il suo orgoglio nel rappresentare il suo paese, sottolineando che la sua presenza in questi contesti è frutto di merito e non un dato scontato. La lotta per l’ammissione alle competizioni è un impegno che non si esaurisce solo nel ring, ma che abbraccia anche il campo legale e i valori dello sport, come l’equità e il giusto processo.
Le accuse di disinformazione
Khelif non si è limitata a narrare la sua storia personale, ma ha denunciato una serie di manovre da parte dell’International Boxing Association . Secondo lei, quest’organizzazione ha diffuso informazioni false e pregiudizievoli sulla sua carriera, utilizzando il suo nome per scopi personali. L’ex pugile olimpica ha chiarito che non è più associata all’Iba, la quale non gode neppure del riconoscimento del Comitato Olimpico Internazionale, e che tutte le accuse mosse contro di lei non solo sono infondate, ma ledono anche i diritti di tutti gli atleti.
La risposta alle polemiche e le azioni legali
La reazione di Khelif è stata decisa e risoluta: ha annunciato che il suo team legale sta preparando una battaglia contro tali ingiustizie. Ha elencato le sue esperienze passate di sfide e fallimenti, affermando che ogni battuta d’arresto ha solo rafforzato il suo spirito. “Ho già affrontato momenti difficili in passato e non ho mai lasciato che questo mi fermasse”, ha dichiarato, confermando l’intenzione di lottare sul ring e in tribunale per far emergere la verità.
Un messaggio di gratitudine e determinazione
Khelif ha chiuso il suo messaggio con un sentito ringraziamento ai sostenitori che l’hanno supportata lungo il suo cammino. Ha voluto rassicurare tutti riguardo alla sua concentrazione e determinazione, affermando che continuerà a combattere per il suo sport e per il suo paese con onore. Non è solo una battaglia personale, ma una questione che va oltre, toccando temi fondamentali per gli sportivi di tutto il mondo. Khelif ha dimostrato che la forza di volontà e la determinazione possono affrontare anche le sfide più grandi.