Il presidente del Bologna, Joey Saputo, ha recentemente affrontato il tema dell’esonero di Thiago Motta, esprimendo il suo dispiacere per la modalità con cui il tecnico italo-brasiliano ha lasciato la squadra. In un’intervista a “OmniNews”, Saputo ha anche discusso delle attuali ambizioni del club, sottolineando la possibilità di un piazzamento in Europa e il lavoro svolto fino a questo momento.
Il dispiacere per l’addio di Motta
Joey Saputo non ha nascosto il suo rammarico per il modo in cui Thiago Motta ha lasciato il Bologna. “Non mi è piaciuto come ci ha lasciati, perché è stato lui a decidere di andarsene”, ha dichiarato il presidente. Saputo ha evidenziato che la decisione di cambiare allenatore non è stata presa dalla società, ma è stata una scelta personale di Motta. “Avrei continuato con lui”, ha aggiunto, esprimendo la sua delusione per la situazione.
Saputo ha anche colto l’occasione per criticare la Juventus, il club che ha ingaggiato Motta, affermando che il suo approccio non è stato in linea con i valori che il Bologna cerca di promuovere. “Siamo stati fortunati a trovare un allenatore come Vincenzo Italiano, che ha i valori che volevamo”, ha sottolineato, evidenziando l’importanza di avere una guida che condivida la filosofia del club.
Le ambizioni del Bologna e il quarto posto
Il Bologna si trova attualmente in una posizione inaspettata, occupando il quarto posto in classifica, un risultato che Saputo definisce “un buon traguardo”. “La stagione è ancora lunga e ci aspettano partite difficili contro squadre in lotta per la Champions“, ha dichiarato. Tuttavia, il presidente è ottimista riguardo alle possibilità del club di mantenere questa posizione.
Saputo ha riflettuto sul percorso della squadra, sottolineando i cambiamenti avvenuti e il lavoro svolto per raggiungere questo obiettivo. “Se mi avessero detto ad agosto che a nove giornate dalla fine saremmo stati quarti, non ci avrei creduto”, ha affermato. Il presidente ha riconosciuto che l’arrivo di un nuovo allenatore ha comportato delle difficoltà iniziali, ma ha anche portato a un miglioramento significativo.
L’importanza della comunità e del rispetto
Un altro tema affrontato da Saputo è il legame tra il Bologna e la città. “Bologna è una città di 350mila abitanti e sappiamo chi siamo nel calcio italiano”, ha detto, sottolineando che l’aspettativa non è quella di vincere lo scudetto, ma di competere al meglio per un posto in Europa. “I bolognesi ci lasciano lavorare in pace e questo ci permette di dimostrare il nostro valore”, ha aggiunto.
Saputo ha anche parlato dell’importanza di conoscere e rispettare la cultura calcistica italiana. “Credo che alcune società straniere non comprendano il contesto in cui operano”, ha affermato, sottolineando che il rispetto per la tradizione e le dinamiche locali è fondamentale per il successo. “Quando arrivai, dissi ‘Datemi dieci anni e vi porterò in Europa‘. E dopo dieci anni è successo”, ha concluso, evidenziando la necessità di tempo e pazienza per costruire una squadra competitiva.
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