Nella giornata di ieri, Juan Bernabé ha ripreso la scena, riportando l’attenzione su di sé e sul suo legame con la Lazio. Il falconiere biancoceleste ha fatto volare l’aquila Olympia in occasione della partita tra Folgore Caratese e Breno, sfruttando l’occasione per comunicare con i tifosi e condividere pensieri attraverso un video postato sul suo profilo Instagram. In un contesto che mette in evidenza il suo amore per il club, Bernabé ha toccato diversi temi legati alla sua carriera e alla sua vita personale, affrontando anche le recenti controversie che lo hanno coinvolto.
Le parole di Bernabé e il significato di Olympia
Bernabé ha descritto Olympia come l’aquila simbolo della Lazio, esprimendo il suo orgoglio nel ricoprire il ruolo di “aquilifero”. In un’intervista, ha spiegato il motivo della sua presenza a Milano, sottolineando come questa fosse un’eccezione per omaggiare alcuni ragazzi e ringraziare Michele Criscitiello, figura che lo ha sostenuto in un periodo difficile. La metafora del “velo nero” a cui fa riferimento il falconiere si riferisce a una situazione di pressione e difficoltà che ha vissuto in precedenza, accusando il capo dell’etica di aver messo in discussione la sua figura a causa di scelte personali.
Controversie e licenziamento: il passato difficile
Bernabé era stato al centro di una polemica che aveva portato al suo licenziamento dalla Lazio a seguito della pubblicazione di alcune foto intime sui social media, dopo aver subito un intervento chirurgico per l’installazione di una protesi. In risposta alle critiche sul suo italiano, ha difeso il suo attaccamento al club, affermando di essere “un grande laziale” e paragonandosi a Radu, un simbolo per il team. Sebbene fosse consapevole delle opinioni negative, ha ribadito che il suo amore per la Lazio rimane indiscutibile.
L’amore per la Lazio e le minacce ricevute
In un passaggio molto emotivo, Bernabé ha parlato della sua vita e delle sue scelte, dichiarando la sua libertà nel gestire il proprio corpo. Ha accettato di non essere amato da tutti, ma ha messo in chiaro che la sua identità di tifoso non può essere messa in discussione. Ha fatto riferimento a coloro che, a suo avviso, si sono allontanati dalla sua vita per opportunismo, esprimendo un desiderio di riconciliazione.
Accennando a minacce ricevute recentemente, ha rivelato di aver subìto pressioni e intimidazioni, con alcune persone che lo invitavano a lasciare Roma. Ha anche evidenziato la presenza di opportunisti che vedono in lui un ostacolo al proprio successo, esprimendo al contempo la sua ammirazione per la Lazio e la recente vittoria ottenuta dalla squadra, citando il legame fortunato che Olympia porta con sé.
Il sostegno ai tifosi e l’invito a non mollare
Bernabé ha chiuso il suo intervento con un forte messaggio di incoraggiamento a tutti i tifosi della Lazio, richiamando l’inno di Francesco Scarcelli “Non mollare mai!”. Un invito chiaro a restare uniti e a continuare a supportare la squadra nel cammino. L’amore per la maglia biancoceleste è evidente nelle parole del falconiere, che si presenta non solo come un personaggio controverso, ma anche come un simbolo di resilienza e passione per la Lazio.