La Procura Federale, guidata dal procuratore Giuseppe Chiné, ha avviato un’indagine sulla Roma riguardante alcune operazioni di mercato effettuate tra il 2018 e il 2020, durante la presidenza di James Pallotta. Questo fascicolo si inserisce nel contesto più ampio del caso plusvalenze, che ha già coinvolto diversi club di Serie A. Sebbene l’indagine sia nelle fasi iniziali, non sono stati ancora interrogati i dirigenti della Roma, né della precedente né dell’attuale proprietà. Le operazioni sotto esame includono scambi di calciatori significativi, come Spinazzola e Nainggolan.
Le indagini sulla Roma: il contesto del caso plusvalenze
Il caso plusvalenze continua a tenere alta l’attenzione sul calcio italiano e, recentemente, ha portato alla luce un fascicolo anche sulla Roma. La decisione di aprire l’indagine è stata presa dopo il rinvio a giudizio dell’ex presidente James Pallotta e di cinque ex dirigenti del club. Le indagini si concentrano su operazioni di mercato che potrebbero aver comportato irregolarità contabili, in particolare riguardo a presunti reati di falso in bilancio e violazione del testo unico dell’intermediazione finanziaria.
Le operazioni sotto scrutinio riguardano diversi calciatori, tra cui Spinazzola, Nainggolan, Santon e Cristante. Queste operazioni sono state effettuate in un periodo cruciale per il club, che ha visto un significativo movimento di giocatori e capitali. La Procura sta esaminando i dettagli di queste transazioni, che potrebbero avere ripercussioni sia sul piano sportivo che su quello legale.
Le operazioni di mercato sotto esame: un’analisi dettagliata
Le contestazioni mosse dalla Procura riguardano specifiche operazioni di mercato che, secondo le indagini, avrebbero portato a una contabilizzazione di plusvalenze per un totale di 60 milioni di euro, cifra che sarebbe ben al di sopra dei valori reali stimati sotto i 40 milioni. Tra le transazioni più significative ci sono l’acquisto di Leonardo Spinazzola e la successiva vendita di Luca Pellegrini alla Juventus, il trasferimento di Radja Nainggolan all’Inter in cambio di Nicolò Zaniolo e Santon, e l’acquisto di Bryan Cristante dall’Atalanta, con il passaggio di Tumminiello ai bergamaschi.
Inoltre, l’indagine si concentra anche sulla cessione di Kostas Manolas al Napoli, che ha visto l’arrivo in giallorosso di Amadou Diawara, e sull’operazione con il Sassuolo per Gregoire Defrel, in cambio di Marash Kumbulla e Davide Frattesi. Queste operazioni, sebbene comuni nel calcio, sono ora sotto la lente di ingrandimento per verificare la loro conformità alle normative vigenti.
Le conseguenze per la Roma: rischi e precedenti
Per quanto riguarda le possibili conseguenze per la Roma, la situazione appare meno grave rispetto ad altri club già coinvolti in casi simili. Infatti, per avviare un procedimento sportivo, il club dovrebbe essere deferito, un evento che al momento sembra improbabile. Nel primo processo legato al caso plusvalenze, che si è svolto nel 2022, tutti gli undici club coinvolti sono stati assolti.
La natura intrinsecamente soggettiva del concetto di plusvalenza rende difficile dimostrare il dolo, che richiederebbe prove concrete come intercettazioni, confessioni o documenti. Attualmente, la Procura non ha in mano tali elementi, il che potrebbe portare a una chiusura del caso senza ulteriori sviluppi. La Roma, quindi, potrebbe continuare a operare senza subire sanzioni significative, seguendo le orme di altri club che hanno già affrontato situazioni simili senza conseguenze legali.
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