La Fiorentina si prepara ad affrontare le sfide future con un mix di giovani talenti e strategie consolidate. Moise Kean e Albert Gudmundsson, due protagonisti della squadra, hanno condiviso le loro riflessioni sul percorso della squadra e sull’importanza del lavoro svolto dal mister Gian Piero Gasperini. Con un occhio attento al presente e al futuro, i due calciatori hanno espresso le loro opinioni su come la Fiorentina possa continuare a crescere e migliorare.
Moise Kean: il presente e il futuro della Fiorentina
Moise Kean è al centro delle attenzioni, con Gudmundsson che non ha esitato a sottolineare i suoi meriti. “I meriti vanno dati a Moise, per tutto quello che ha fatto”, ha dichiarato Gudmundsson. Il giovane attaccante ha dimostrato una notevole maturazione, diventando un elemento chiave per la squadra. “Lui è pronto e forte. È il presente e il futuro della nazionale”, ha aggiunto, evidenziando la consapevolezza di Kean riguardo ai suoi punti di forza e alle aree su cui deve continuare a lavorare.
Gudmundsson ha anche parlato dell’importanza della forma fisica per un attaccante, sottolineando come Kean stia finalmente esprimendo il suo potenziale al massimo. “Adesso è dentro al 100%, è un giocatore fenomenale, che sposta”, ha affermato. Tuttavia, non è solo Kean a brillare. Il compagno di squadra ha menzionato anche Beltran e Zaniolo, sottolineando che la Fiorentina ha molte opzioni in attacco e che il feeling tra i giocatori è ottimo.
L’influenza di Gasperini sulla crescita della squadra
Gian Piero Gasperini ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione di Gudmundsson. “Per me Gasperini è stato un maestro, lo ringrazio perché mi ha fatto diventare uomo”, ha dichiarato il calciatore. L’allenatore ha introdotto nuovi concetti nel calcio della Fiorentina, cambiando la prospettiva dei giocatori. Gudmundsson ha cercato di apprendere il più possibile dal mister, riconoscendo l’unicità del suo approccio.
La partita di Bergamo è stata un momento cruciale per la squadra, secondo Gudmundsson. “Lì ho capito che la squadra stava crescendo”, ha detto, riferendosi all’andamento positivo della Fiorentina. Anche il secondo tempo contro il Napoli ha mostrato segnali incoraggianti e il calciatore ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare per ottenere risultati positivi contro avversari di alto livello.
Un bilancio della stagione e le sfide future
Riguardo al bilancio della stagione, Gudmundsson ha chiarito che la responsabilità non è solo sua, ma della Fiorentina nel suo complesso. “Per me comunque la stagione è positiva, abbiamo fatto tanti risultati contro le big”, ha affermato. Tuttavia, ha anche messo in evidenza la necessità di migliorare nei confronti delle squadre di medio-bassa classifica. “Dobbiamo fare questo step, fare punti contro le medio-piccole”, ha esortato, evidenziando l’importanza di mantenere alta la concentrazione.
Il calciatore ha parlato anche della strategia tattica della squadra, sottolineando l’importanza di un assetto con tre centrocampisti, che ha dimostrato di funzionare. “Sono felice, ci abbiamo messo un po’, ma credo che la strada sia quella giusta”, ha concluso, mostrando fiducia nel lavoro svolto fino a questo punto.
La situazione di Zaniolo e le scelte tattiche
Per quanto riguarda Nicolò Zaniolo, Gudmundsson ha affermato che non sono state prese decisioni definitive sul suo futuro. “Zaniolo sta lavorando bene, io credo in lui, anche se sta giocando poco”, ha dichiarato. La Fiorentina sta esplorando diverse opzioni tattiche in vista delle prossime partite, con Gudmundsson che ha anticipato che la squadra potrebbe provare diverse soluzioni per affrontare gli avversari.
“Domani proveremo due soluzioni, anzi anche tre o quattro”, ha detto, evidenziando la preparazione della squadra per adattarsi a diverse situazioni di gioco. La maturità della squadra è un aspetto cruciale e Gudmundsson ha espresso la sua fiducia nella capacità del gruppo di affrontare le sfide future.
L’importanza dell’ambiente e il modello Atalanta
Infine, Gudmundsson ha parlato dell’importanza dell’ambiente per i giocatori, sottolineando come l’amore per la città e la passione dei tifosi possano influenzare le scelte dei calciatori. “Io credo che i nostri ragazzi abbiano certi valori umani”, ha affermato, riferendosi a De Gea e Kean, che hanno trovato un ambiente favorevole dopo anni difficili.
Il modello Atalanta è stato citato come esempio di come il lavoro nei settori giovanili possa portare a risultati tangibili. “Ci vuole del tempo per arrivare al loro livello”, ha detto, ma ha anche espresso la convinzione che un lavoro simile possa essere realizzato anche a Firenze. L’obiettivo comune è quello di portare la Fiorentina il più in alto possibile, seguendo le orme di una delle squadre più ammirate del campionato.
🔴Condividi coi tuoi amici!👇