Le recenti affermazioni di Alejandro Dominguez, presidente della Confederazione Sudamericana di Calcio , hanno scatenato una tempesta di critiche e indignazione, in particolare in Brasile. Durante i sorteggi della fase a gironi della Copa Libertadores e della Copa Sudamericana, Dominguez ha paragonato l’eventualità di una Libertadores senza squadre brasiliane a “Tarzan senza Cita”, un commento che ha sollevato accuse di razzismo nei confronti delle società e dei giocatori brasiliani.
La controversa affermazione di Dominguez
Durante l’evento di sorteggio, Dominguez ha fatto riferimento a Tarzan e al suo scimpanzé Cita per illustrare l’importanza delle squadre brasiliane nel contesto della Copa Libertadores, il torneo di calcio più prestigioso del Sud America. La frase, sebbene intesa come una battuta, è stata interpretata da molti come un insulto, suggerendo un paragone inaccettabile tra i calciatori brasiliani e un animale. Questo ha scatenato un’ondata di indignazione tra i tifosi e i dirigenti calcistici, che hanno visto nelle parole del presidente Conmebol un atto di razzismo.
La reazione è stata immediata, con numerosi appelli affinché Dominguez si dimettesse dalla sua carica. La gravità della situazione è stata amplificata dai social media, dove le dichiarazioni del presidente sono state ampiamente condivise e criticate. Molti utenti hanno espresso il loro disappunto, sottolineando come tali commenti non abbiano posto nel contesto attuale, in cui il calcio sta cercando di affrontare e combattere il razzismo.
Le scuse di Dominguez e la reazione dei club brasiliani
Di fronte all’ondata di critiche, Dominguez ha rilasciato una nota ufficiale in cui si è scusato per le sue parole. Ha dichiarato: “Voglio esprimere le mie scuse per la mia recente dichiarazione. È una frase popolare, che non ha mai avuto l’intenzione di sminuire o screditare nessuno.” Tuttavia, le sue scuse non sono riuscite a placare la rabbia dei club brasiliani, che stanno considerando di intraprendere azioni legali contro la Conmebol per le affermazioni ritenute offensive.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che Dominguez, durante il suo intervento, aveva precedentemente sottolineato l’impegno della Conmebol nella lotta contro il razzismo nel calcio. Ha dichiarato che il razzismo è un problema che affligge non solo il calcio, ma la società in generale, e ha espresso la necessità di affrontare questa piaga. Tuttavia, le sue parole sono state percepite come ipocrite, data la gravità della sua affermazione.
L’impatto della polemica sul calcio sudamericano
La polemica ha messo in luce le tensioni esistenti nel calcio sudamericano, in particolare tra le diverse federazioni nazionali. Le dichiarazioni di Dominguez hanno riacceso il dibattito sul razzismo nello sport e sulla necessità di un cambiamento culturale all’interno delle istituzioni calcistiche. I club brasiliani, storicamente tra i più forti e influenti in Sud America, si sentono ora minacciati da commenti che possono danneggiare la loro reputazione e il loro impegno per l’inclusione.
In risposta alla controversia, Dominguez ha annunciato l’intenzione di lavorare a un protocollo di protezione in collaborazione con i governi dei vari Paesi, per affrontare il problema del razzismo in modo più efficace. Tuttavia, resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a riparare i danni causati dalle sue parole e a ristabilire la fiducia tra la Conmebol e le federazioni nazionali, in particolare quella brasiliana.