Un bambino ipovedente di dieci anni scia sulle piste del Trentino grazie ai carabinieri

Un bambino ipovedente vive un’esperienza unica di sci al Trentino grazie alla collaborazione tra carabinieri e l’associazione “Sport abili”, promuovendo inclusione e accessibilità nello sport.
Un bambino ipovedente di dieci anni scia sulle piste del Trentino grazie ai carabinieri Un bambino ipovedente di dieci anni scia sulle piste del Trentino grazie ai carabinieri

Un bambino di dieci anni, affetto da ipovisione e originario della Lombardia, ha avuto l’opportunità di vivere una giornata indimenticabile sulle piste del comprensorio sciistico dell’Alpe Lusia, situato nel cuore del Trentino. L’incontro con la neve è stato reso possibile dalla presenza di un carabiniere appositamente formato per guidare giovani sciatori con disabilità visive, un’iniziativa che sottolinea l’impegno di diverse istituzioni nella promozione dello sport accessibile.

L’iniziativa di inclusione

Il progetto che ha permesso al bambino di sciare in totale sicurezza è frutto di un’azione sinergica tra i carabinieri e l’associazione “Sport abili” di Predazzo. Questo sodalizio, attivo da anni, si impegna a offrire opportunità di praticare sport a giovani con disabilità, creando un ambiente inclusivo e sicuro. La presenza di un luogotenente, che ha seguito un apposito corso di formazione per diventare guida, ha rivestito un ruolo fondamentale per questo evento. Grazie alla preparazione ricevuta presso il Centro di addestramento alpino di Selva di Val Gardena, si sono potute creare le condizioni per una discesa in sicurezza sulle piste.

I carabinieri non solo accompagnano gli sciatori, ma forniscono anche un importante supporto emotivo, creando un legame di fiducia e sicurezza con i ragazzi. L’uso di auricolari permette loro di comunicare efficacemente durante le discese, garantendo un’esperienza più serena e guidata.

Una tradizione di sport e solidarietà

Nel Trentino Alto Adige, la pratica dello sci non è solo una tradizione, ma anche un forte simbolo di inclusione. Da diversi anni, i carabinieri collaborano attivamente con “Sport abili” per far vivere esperienze uniche a ragazzi non vedenti e ipovedenti. Grazie a questa iniziativa, molti giovani hanno potuto scoprire il piacere di sciare, un’attività che spesso può sembrare inaccessibile a causa delle difficoltà visive.

Questa collaborazione ha permesso a numerosi ragazzi di sperimentare la libertà e la gioia che lo sport può offrire, abbattendo barriere fisiche e sociali. Le testimonianze raccolte da genitori e ragazzi che hanno partecipato a queste attività parlano di momenti di felicità, scoperta e condivisione, evidenziando l’importanza di tali iniziative per il benessere emotivo e psicologico dei partecipanti.

Le attività praticate dalle forze dell’ordine non si limitano quindi all’assistenza durante le discese sciistiche, ma si estendono a una missione educativa e formativa, dove si insegna anche il valore della solidarietà e del sostegno reciproco.

L’impatto positivo sull’umanità

Questa esperienza non solo ha rappresentato un momento di svago per il bambino, ma ha anche messo in luce l’importanza del supporto comunitario e dell’educazione alla diversità. L’azione dei carabinieri si iscrive in un ampio contesto di solidarietà, che coinvolge anche le famiglie e le scuole, contribuendo a una maggiore sensibilizzazione sul tema della disabilità e sull’accessibilità degli sport invernali.

Il coinvolgimento del corpo dei carabinieri nell’organizzazione di eventi simili offre una visione emblematicamente positiva della società, dove il rispetto per le diversità diventa un valore fondamentale. In un’epoca nella quale è cruciale promuovere l’inclusione e il superamento degli stereotipi, l’impegno di questi uomini e donne in divisa si rivela essenziale per creare un futuro più equo e giusto.

Queste iniziative di sport inclusivo si propongono come veri e propri modelli da seguire, essenziali per incoraggiare non solo la pratica sportiva, ma anche una maggiore consapevolezza nei confronti delle esigenze di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche o sensoriali.