Giada Franceschini, giovane imprenditrice digitale, sta vivendo un’avventura unica mentre naviga attorno al mondo con il fidanzato e socio Mario Di Girolamo. In questo viaggio, i due non solo esplorano nuove terre, ma lavorano anche per promuovere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l’intelligenza artificiale. Franceschini, con la sua visione pragmatica e il suo approccio etico, si propone di rendere l’IA accessibile e utile per tutti, sottolineando l’importanza di un utilizzo consapevole e responsabile di questa tecnologia.
Un viaggio tra lavoro e avventura
Attualmente a Sydney, Giada e Mario stanno vivendo un’esperienza che unisce lavoro e svago. Durante il giorno, scendono dalla nave da crociera per esplorare la città e, la sera, risalgono per dedicarsi ai loro progetti. “Compatibilmente con i fusi orari, sta andando benissimo, una grande esperienza”, afferma Giada, che a soli 29 anni ha già raggiunto traguardi significativi nel suo campo. Con lunghissime trecce scure e un sorriso contagioso, Giada incarna l’immagine di un’imprenditrice moderna, capace di unire competenza e passione.
Insieme a Mario, ha fondato Boosha, una startup che offre soluzioni innovative per la trasformazione digitale delle aziende. Mentre Mario si occupa degli aspetti finanziari e legali, Giada è l’anima operativa, dedicandosi a sviluppare sistemi di intelligenza artificiale che rispettano criteri di etica e sostenibilità. “Sento la responsabilità di quello che faccio”, spiega, “e la mia missione è indirizzare le persone a valorizzare l’IA come uno strumento utile, non come la soluzione definitiva”.
L’importanza di un’intelligenza artificiale etica
Giada Franceschini è consapevole delle sfide e dei rischi legati all’intelligenza artificiale. Nonostante la sua giovane età, si sente parte di una generazione che ha vissuto la transizione dall’analogico al digitale. Ricorda con inquietudine il suo primo approccio con YouTube, che le mostrava contenuti personalizzati senza che lei avesse mai espresso interesse. Questo l’ha spinta a studiare machine learning, comprendendo che la “magia” dell’IA è un riflesso della comprensione umana.
Oggi, Giada è riconosciuta come una delle Top Voices di LinkedIn e tiene lezioni presso istituti prestigiosi come lo IED e la RUFA. La sua esperienza le consente di osservare una distanza generazionale con i ventenni attuali, che sono nati in un’epoca in cui l’accesso all’informazione è immediato. “Quando ero giovane, per trovare informazioni dovevo aprire un libro”, racconta, evidenziando il valore del lavoro umano e della creatività in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia.
Boosha: formazione e consulenza per un uso consapevole dell’IA
Boosha offre una gamma di servizi che vanno dalla formazione alla consulenza aziendale, con l’obiettivo di aiutare le imprese a comprendere come l’intelligenza artificiale possa essere un alleato. Giada sottolinea l’importanza di educare le persone sull’uso dell’IA, affinché possano sfruttarne le potenzialità senza cadere nella trappola di un utilizzo indiscriminato. “Non lavoriamo mai come primo step su servizi rivolti all’esterno. È fondamentale che l’IA non gestisca i servizi al cliente al 100%”, afferma.
Un esempio pratico del lavoro di Boosha è l’implementazione di chatbot, progettati per rispondere alle domande più frequenti dei clienti. “L’IA può gestire l’80% delle richieste, ma negli altri casi interviene un operatore umano”, spiega Giada, evidenziando l’importanza di mantenere un equilibrio tra tecnologia e interazione umana.
Sostenibilità e responsabilità nell’uso dell’IA
Giada Franceschini è anche un’attivista per la sostenibilità, consapevole dell’impatto ambientale delle tecnologie digitali. “Sapevate che porre domande a ChatGPT può consumare mezzo litro d’acqua?”, chiede, invitando a riflettere sull’uso responsabile delle risorse. La sua startup, PARLA, è stata creata per aiutare le aziende a scegliere modelli di intelligenza artificiale più efficienti e sostenibili.
“Non ha senso consumare risorse inutilmente. Dobbiamo valutare l’IA in termini di qualità-prezzo, affinché faccia ciò che ci serve a un costo sostenibile”, afferma Giada, sottolineando l’importanza di una formazione adeguata per un utilizzo consapevole dell’IA.
Guardando al futuro dell’IA
Giada Franceschini è consapevole delle sfide future legate all’intelligenza artificiale. “Nei prossimi due anni, l’IA avrà capacità cognitive superiori a quelle umane nel 90% degli utilizzi”, afferma, esprimendo la sua preoccupazione per il futuro. Tuttavia, crede fermamente che la curiosità e la conoscenza siano strumenti fondamentali per affrontare questa trasformazione. “Non possiamo fermare il progresso, ma possiamo imparare a gestirlo”, conclude, lasciando un messaggio di speranza e responsabilità per le generazioni future.