Brevis, società all’avanguardia nel panorama blockchain e web3, ha recentemente svelato Pico, una macchina virtuale all’avanguardia e modulare, creata con l’obiettivo di affrontare le sfide legate all’elaborazione di calcoli verificabili. Dotata di un sistema innovativo, Pico promette performance straordinarie, raggiungendo un miglioramento di ben 32 volte nelle prestazioni rispetto alle precedenti soluzioni.
Brevis e l’evoluzione delle tecnologie blockchain
Brevis si distingue per il suo impegno nell’ottimizzare l’utilizzo delle Zero-Knowledge Proofs nel contesto blockchain, un approccio che consente di verificare informazioni senza rivelarne il contenuto. La compagnia ha sviluppato infrastrutture in grado di spostare ricchi calcoli computazionali da ambienti on-chain a contesti off-chain, un passo fondamentale per migliorare la scalabilità del sistema mantenendo alti standard di sicurezza.
Nel corso del tempo, diverse piattaforme DeFi hanno adottato le funzionalità innovative di Brevis, tra cui nomi noti come Kwenta e PancakeSwap. Tuttavia, nel processo di collaborazione con nuovi partner, sono emerse anche sfide inaspettate, legate principalmente alle richieste di personalizzazione dei flussi di lavoro e alla necessità di performance superiori. La variazione delle esigenze dei progetti ha indicato che un’architettura modulare sarebbe stata fondamentale per rispondere a questi nuovi bisogni.
Pico: una macchina virtuale per sviluppatori web3
Pico rappresenta una vera e propria rivoluzione per gli sviluppatori di applicazioni ZK, permettendo loro di costruire flussi di lavoro specializzati e personalizzati in modo intuitivo. La caratteristica principale di Pico è la sua architettura modulare, che consente di assemblare diversi componenti, proprio come si farebbe con i famosi mattoncini Lego. Questa flessibilità si traduce nella possibilità di ottimizzare la sicurezza, la scalabilità e l’efficienza della generazione di prove, adattandosi così a specifiche esigenze di calcolo.
Dal punto di vista tecnico, Pico si fonda su un’architettura “glue-and-coprocessor”, integrando processori di dati avanzati per ottimizzare le prestazioni generali. La compatibilità con lo standard RISC-V e il supporto per le toolchain di programmazione Rust arricchiscono ulteriormente la versatilità dello strumento, consentendo una facile integrazione nel flusso di lavoro degli sviluppatori. Con il lancio della versione v1.0, gli sviluppatori possono testare i programmi in ambienti di dimostrazione avanzati, inclusi i flussi di lavoro ottimizzati per vari obiettivi.
Architettura avanzata: il potere del glue-and-coprocessor
La macchina virtuale Pico integra una struttura “glue-and-coprocessor”, caratterizzata dalla combinazione di efficienti co-processori e di una zkVM versatile. I co-processori, circuiti personalizzati che accelerano operazioni complesse come quelle di crittografia, lavorano in sinergia con la macchina virtuale per garantire la verifica delle operazioni. Questa soluzione permette di gestire logiche complicate, assicurando che ogni aspetto delle operazioni venga eseguito in modo sicuro.
Inoltre, Pico si avvale di precompilazioni che velocizzano operazioni di base, rendendo ancora più snello il processo. Con l’aggiunta di un coprocessore specifico per applicazioni blockchain, l’accesso e la validazione dei dati vengono ulteriormente accelerati, portando a un significativo miglioramento delle prestazioni. I test condotti dal team di Brevis evidenziano come l’implementazione del coprocessore consenta di raggiungere una capacità prestazionale oltre 32 volte superiore rispetto alla versione standard.
Comparativa delle prestazioni: Pico contro la concorrenza
Analizzando i dati ottenuti tramite test su Pico, emerge chiaramente che questa zkVM riesce a superare le attuali soluzioni presenti sul mercato. Comparandola con sistemi come RISC0 e SP1, i risultati indicano una performance superiore del 155%, stabilendo un nuovo standard nel settore zkVM per quanto riguarda la generazione di prove in contesti CPU-intensivo.
I test sono stati condotti su potenziate macchine AWS, permettendo di eseguire prove di lavoro reali come tendermint e operazioni di calcolo Fibonacci. Le evidenze emerse mettono in risalto l’importanza di Pico, non solo come una macchina virtuale più rapida, ma anche come una soluzione concreta per sviluppatori in cerca di strumenti più robusti e versatili nelle loro applicazioni.
Con il prossimo rilascio della GPU per Pico, Brevis è pronta a rivoluzionare ulteriormente il panorama delle zkVM, estendendo le potenzialità di calcolo a nuovi orizzonti e rispondendo alle esigenze del mondo delle applicazioni che richiedono prestazioni elevate.