La nuova webserie “I’m Not a Robot”: un esperimento di intelligenza artificiale e satira

La webserie “I’m Not a Robot”, realizzata dal collettivo Educazione Cinica e ambientata a Milano nel 2035, esplora l’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione audiovisiva con Michela Giraud e Francesco Alberici.
La Nuova Webserie &Quot;I'M Not A Robot&Quot;: Un Esperimento Di Intelligenza Artificiale E Satira La Nuova Webserie &Quot;I'M Not A Robot&Quot;: Un Esperimento Di Intelligenza Artificiale E Satira
La nuova webserie "I'm Not a Robot": un esperimento di intelligenza artificiale e satira - unita.tv

La webserie “I’m Not a Robot”, realizzata dal collettivo satirico Educazione Cinica, segna un passo innovativo nel panorama audiovisivo italiano. Completamente girata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, la serie presenta Michela Giraud nel ruolo di un robot di ultima generazione. Questo progetto, descritto dagli autori come un esperimento pionieristico, è stato concepito per esplorare le potenzialità creative offerte dall’AI nel settore della produzione cinematografica. La prima puntata, parte di un totale di sei episodi di circa tre minuti ciascuno, è ora disponibile su YouTube e sui canali social del collettivo.

Un’ambientazione futuristica a Milano

Ambientata a Milano nel 2035, “I’m Not a Robot” si presenta come una rivisitazione distopica di “The Office“. In questa versione futuristica, il protagonista umano, Fra, interpretato da Francesco Alberici, viene assunto in un ufficio popolato esclusivamente da robot. Tra i personaggi spiccano Michela Giraud e altri automi, come Opty, la Vecchia e la Stagista. La scelta di ambientare la serie in un contesto così originale permette di affrontare temi attuali come l’automazione e l’intelligenza artificiale in modo satirico e coinvolgente.

Il processo creativo dietro la serie

Il collettivo Educazione Cinica, composto da Enrico Nocera, Edoardo Scognamiglio e Alessandro Palminiello, ha messo in campo un approccio innovativo per la realizzazione di “I’m Not a Robot“. Gli autori hanno utilizzato diversi strumenti di intelligenza artificiale per creare un prodotto coeso e di alta qualità. Nocera sottolinea che, sebbene molti video brevi siano realizzati con strumenti di AI come Runway e Google Veo2, la creazione di una serie strutturata richiede un lavoro ben più complesso. È stato necessario sviluppare un’app proprietaria e combinare vari tool per garantire la coerenza narrativa e visiva nel corso degli episodi.

La registrazione e l’animazione dei personaggi

Per dare vita ai personaggi, Educazione Cinica ha seguito un processo meticoloso. Dopo aver redatto le sceneggiature, gli autori hanno creato uno storyboard dettagliato, utilizzando il tool Midjourney per generare le immagini. Le interpretazioni di Michela Giraud e Francesco Alberici sono state registrate in studio, con sfondi bianchi, per poi essere integrate nei personaggi animati. La tecnologia ha permesso di trasferire le loro espressioni e voci ai robot, creando un effetto ultra-realistico che arricchisce l’esperienza visiva.

Vantaggi e sfide dell’uso dell’intelligenza artificiale

L’uso dell’intelligenza artificiale ha reso possibile una significativa riduzione dei tempi di produzione. Palminiello spiega che la pre-produzione e la produzione si fondono praticamente con la post-produzione, rendendo il processo più snello. Tuttavia, nonostante i vantaggi, il lavoro non è privo di sfide. Ogni scena richiede numerosi tentativi per ottenere l’immagine e il movimento desiderati, evidenziando che l’AI, pur essendo un potente strumento, richiede comunque un impegno umano considerevole.

Costi e futuro della produzione audiovisiva

Gli autori di “I’m Not a Robot” mettono in evidenza che, sebbene l’intelligenza artificiale possa ridurre i costi rispetto a una produzione tradizionale, non è una soluzione priva di spese. Il lavoro umano rimane fondamentale e la rivoluzione tecnologica richiede tempo, competenze e investimenti. Nocera, Scognamiglio e Palminiello concludono che, mentre vent’anni fa YouTube ha democratizzato l’accesso alla produzione video, oggi l’intelligenza artificiale offre a chiunque la possibilità di creare contenuti di qualità. Questo potrebbe portare a una nuova era in cui serie di successo non provengono solo da grandi studi, ma anche da giovani talenti che lavorano in autonomia.