L’innovazione in ambito tecnologico sta vivendo una fase ampiamente eccitante, e l’Italia si sta ritagliando un posto d’onore con il lancio di Vitruvian-1. Questo modello di intelligenza artificiale, sviluppato dalla startup Asc27, ha già dimostrato di competere efficacemente con i colossi del settore, nonostante le limitazioni nelle risorse. Secondo i primi test, Vitruvian-1 si colloca immediatamente dopo i modelli di punta di OpenAI e DeepSeek, aprendo la strada a una riflessione profonda sulle potenzialità dell’IA nel nostro Paese.
Dettagli su Vitruvian-1
Vitruvian-1, che veniamo comunemente chiamato V1, è definito dai suoi creatori come un “modello linguistico di ultima generazione”, capace di ragionare. A differenza di altri modelli, che si limitano a rispondere in base ai dati memorizzati, V1 applica un approccio di reasoning che ne migliora la capacità di fornire risposte qualitativamente superiori. Questo è possibile grazie a un processo logico chiamato “chain of thought“, che consente al modello di elaborare le informazioni come farebbe un essere umano. Nicola Grandis, fondatore e CEO di Asc27, spiega come questo approccio non solo ottimizzi le risposte, ma renda Vitruvian-1 in grado di affrontare problemi complessi, prevedere scenari e analizzare situazioni divergenti.
La dimensione del modello è relativamente ridotta, con 14 miliardi di parametri, rispetto ai 600-1.500 miliardi di altri modelli concorrenti. Tuttavia, la combinazione della potenza del reasoning con un adeguato addestramento lo rende già alla ribalta a livello globale. V1 si distingue per la sua abilità di utilizzare il ragionamento per coprire eventuali lacune di conoscenza, il che consente di superare anche modelli di difetto più ingenti.
Il processo d’addestramento di Vitruvian-1
L’addestramento di Vitruvian-1 ha seguito un processo particolare noto come “distillazione“, dove il modello ha appreso da altri modelli esistenti. Questo è stato realizzato utilizzando ben 16 processori Nvidia H100, generando prestazioni impressionanti. Nella valutazione, V1 è riuscito a raggiungere punteggi di 95,5 su 100 in test di calcolo matematico e 90,2 su prove di comprensione linguistica, collocandosi tra i primi tre modelli a livello globale.
Un aspetto significativo da evidenziare è che oltre il 65% del materiale utilizzato per l’addestramento di V1 era in lingua italiana. Questo è un elemento distintivo, considerando che molti modelli simili si basano per la maggior parte su dati in inglese. Grandis sottolinea l’importanza di sviluppare capacità in italiano, una lingua complessa dalle ricche sfumature, che rappresenta un vantaggio nell’interpretazione di richieste elaborate.
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in Italia
La creazione di Vitruvian-1 non solo rappresenta un’innovazione tecnologica, ma offre anche opportunità concrete per le aziende italiane. La predominanza di documenti e comunicazioni in lingua italiana all’interno delle imprese italiane conferisce a V1 un ruolo strategico nel migliorare l’efficienza e le capacità operative delle organizzazioni locali. Grazie a modelli specializzati, le aziende possono ottenere un vantaggio competitivo, abbattendo le barriere linguistiche e migliorando la qualità della comunicazione.
Grandis avverte anche di un aspetto cruciale: sviluppare un’intelligenza artificiale con base sul territorio significa mantenere il controllo totale sulla tecnologia. Questo assume una rilevanza particolare in scenari delicati, come quelli militari o medici, dove il rispetto di misure di sicurezza specifiche è fondamentale. Essere in grado di operare con modelli sviluppati in Italia garantisce che tutte le normative siano rigorosamente rispettate e prodotte con in mente le reali esigenze del Paese.
L’accessibilità e il futuro di V1
Asc27 ha scelto di mantenere Vitruvian-1 specificamente orientato verso l’industria, lasciando in secondo piano l’accesso da parte del consumatore finale. Gran parte del focus è rivolto alle imprese, alle istituzioni e a coloro che desiderano esplorare le potenzialità di questo modello avanzato. Si prevede una disponibilità tramite API, permettendo a organizzazioni di vari settori d’accedere alle capacità di V1. La startup, tuttavia, deve considerare anche l’opzione di rendere il modello “open source“, sebbene le dinamiche normative europee e le esigenze di sicurezza giochino un ruolo determinante in questa decisione.
La crescita futura di Asc27 potrà fondarsi su investimenti esterni per accelerare lo sviluppo delle soluzioni AI, con l’obiettivo di ampliare costantemente la propria offerta di prodotti e servizi. È chiaro che il mercato dell’intelligenza artificiale è in crescita e che mantenere la produzione e l’innovazione in Italia non solo rappresenta un’opportunità economica, ma anche un’importante occasione per trattenere i talenti.
La questione della fuga di cervelli
Uno degli effetti più preoccupanti della mancanza di opportunità nel settore tecnologico è la fuga di cervelli, che ha visto molti talenti italiani cercare fortuna all’estero. Asc27 spera di invertire questa tendenza, proponendo ai giovani professionisti la possibilità di lavorare su progetti ambiziosi come Vitruvian-1. Grandis ha notato un crescente interesse da parte di talenti italiani che desiderano ritornare in patria, creando un circolo virtuoso che potrebbe rinvigorire il settore dell’intelligenza artificiale nel Paese.
Si prefigura quindi l’importanza di costruire una rete di collaboration tra università, centri di ricerca e aziende. Asc27 intende contribuire a questo sforzo, sviluppando tecnologie e prodotti che possano concretamente attrarre i giovani talenti e costruire un ecosistema florido per l’innovazione in Italia.