L’intelligenza artificiale minaccia la sicurezza dei minori: l’allerta dell’avvocato Marzetti

L’avvocato Jacopo Marzetti avverte sui rischi dell’intelligenza artificiale per i minori, evidenziando il pericolo di truffe e manipolazioni attraverso l’imitazione delle voci dei genitori.
L'intelligenza artificiale minaccia la sicurezza dei minori: l'allerta dell'avvocato Marzetti L'intelligenza artificiale minaccia la sicurezza dei minori: l'allerta dell'avvocato Marzetti

L’uso crescente dell’intelligenza artificiale porta con sé rischi significativi, in particolare per la sicurezza dei minori. I nuovi strumenti tecnologici stanno rendendo possibile imitare le voci dei genitori, mettendo a repentaglio la protezione dei giovani. L’avvocato Jacopo Marzetti, esperto in diritto minorile e già presidente del Comitato media e minori, ha sollevato preoccupazioni su questi pericoli, che non coinvolgono solo i ragazzi, ma anche i loro genitori, esponendoli a potenziali truffe e manipolazioni.

L’allerta sui potenziali rischi per i minori

Marzetti ha dichiarato a Adnkronos che esiste un rischio concreto di sfruttamento dell’intelligenza artificiale nell’ambito della comunicazione tra giovani e familiari. La capacità di camuffare le voci potrebbe portare a situazioni in cui i minori vengono illusi da chiamate false che sembrano provenire dai genitori. Questo contesto aiuta a evidenziare un problema significativo che coinvolge non solo l’aspetto economico legato alle truffe, ma anche le implicazioni emotive per le famiglie colpite.

La vulnerabilità dei minori, sempre più precocemente esposti a dispositivi smart, apre la strada a possibili abusi e inganni. Le famiglie devono essere informate e preparate a riconoscere questi potenziali pericoli. Marzetti si propone come un forte sostenitore dell’importanza di una comunicazione chiara e di una formazione orientata alla sicurezza, affinché i genitori possano sviluppare un occhio critico nei confronti delle tecnologie emergenti.

Proposte per affrontare il problema

In merito a questa emergenza, l’avvocato ha suggerito di istituire una task force governativa dedicata. Questa iniziativa dovrebbe unire le forze della polizia postale e di esperti del settore, con l’obiettivo di affrontare le minacce in modo strutturato. Marzetti ha evidenziato la necessità di un doppio approccio: educare le famiglie sulle misure di sicurezza e condurre un’analisi approfondita sui fenomeni emergenti, cogliendo l’urgenza della situazione.

La rapidità di intervento è cruciale per contenere il problema e garantire che le famiglie siano consapevoli dei rischi che incombono. “Le informazioni su queste problematiche vanno diffuse in modo tempestivo”, ha affermato l’avvocato, sottolineando la necessità di un dibattito aperto e informativo che coinvolga le istituzioni.

Gli scenari di rischio

Marzetti ha tracciato diversi scenari di rischio, delineando situazioni in cui le tecnologie possono diventare strumenti di abuso. Uno dei casi più preoccupanti è quello delle false chiamate da parte di persone malintenzionate che si spacciano per genitori. Immaginare un ragazzo che riceve una chiamata in cui qualcuno afferma di essere il genitore, pronto a prenderlo da scuola, è un’allerta che necessita di attenzione.

Inoltre, ci sono situazioni in cui i minori possono ricevere richieste ingannevoli di denaro da parte di chi, sfruttando l’inganno delle voci familiari, cerca di truffarli. Non si può sottovalutare nemmeno la crescente incidenza del bullismo e del cyberbullismo, nei quali le vittime possono essere manipolate attraverso voci impersonificate.

“È fondamentale un intervento immediato per affrontare la questione in maniera seria ed esauriente”, ha concluso Marzetti, indicando che una risposta proattiva è essenziale per prevenire che la situazione evolve in un dramma reale. La necessità di un’azione coordinata fra le autorità e la società civile appare sempre più evidente, prima che si manifesti un altro episodio inquietante nelle cronache quotidiane.