Rischi online e intelligenza artificiale: cresce la preoccupazione tra gli italiani nel 2025

I dati di Microsoft rivelano che il 59% degli italiani ha affrontato rischi online nell’ultimo anno, con preoccupazioni crescenti riguardo a truffe e disinformazione, specialmente tra i giovani.
Rischi online e intelligenza artificiale: cresce la preoccupazione tra gli italiani nel 2025 Rischi online e intelligenza artificiale: cresce la preoccupazione tra gli italiani nel 2025

Recenti dati rivelano un panorama preoccupante riguardo ai rischi online che gli italiani hanno affrontato nell’ultimo anno. Con il Safer Internet Day come sfondo, un’indagine di Microsoft ha messo in luce come il 59% della popolazione, e addirittura il 62% tra i teenager, abbia subìto almeno un rischio virtuale. Contestualmente, l’uso dell’intelligenza artificiale generativa è in aumento nel Paese, ma i timori di truffe online raggiungono un livello allarmante, con il 79% della popolazione che esprime preoccupazione.

Rischi online: giovani e adulti di fronte alle insidie digitali

L’indagine di Microsoft ha analizzato le reazioni degli adolescenti di fronte ai pericoli che si nascondono nel web. Nel tentativo di proteggersi, i teenager italiani hanno messo in atto comportamenti proattivi, come il blocco di contenuti ritenuti dannosi. Il 58% di loro tende a confidarsi con qualcuno di fiducia, spesso con genitori o amici. Tuttavia, una discrepanza emerge dal dato riguardante il supporto degli adulti: solo il 22% degli intervistati tra i genitori si sente sufficientemente preparato a fornire aiuto ai propri figli nel navigare i rischi online. Questa differenza indica un gap informativo e formativo che potrebbe esporre i giovani a pericoli maggiori, rendendo necessaria una maggiore educazione sui temi della sicurezza informatica.

L’intelligenza artificiale: opportunità e paure

Il panorama dell’intelligenza artificiale generativa sta cambiando rapidamente in Italia, con quasi un quarto degli intervistati che ha dichiarato di averla utilizzata. Tra i Millennials, quelle persone tra i 25 e i 44 anni si confermano i principali utilizzatori, con il 41% che riconosce di aver familiarità con queste tecnologie. Nonostante l’interesse e la curiosità per le potenzialità offerte dall’IA, persistono forti preoccupazioni. Infatti, il 79% degli italiani teme che questa tecnologia possa essere strumentalizzata per realizzare truffe online, mentre il 76% è allarmato da possibili abusi e contenuti inappropriati generati artificialmente. Questi timori sono indicativi di una società che, pur disponibile ad abbracciare nuove tecnologie, si trova a dover fronteggiare rischi ancora in gran parte sconosciuti e incomprensibili.

Disinformazione e altri rischi digitali

Un aspetto particolarmente grave è rappresentato dalla disinformazione, ritenuto il rischio online più comune, con il 40% degli intervistati che conferma di essere stato vittima di notizie false. Seguono il cyberbullismo e i discorsi d’odio, segnalati dal 31% della popolazione, e con contenuti violenti al 28%. Questi dati si allineano con le medie globali, dove si registrano rispettivamente il 33% e il 27%. In questo contesto, un tema emergente è rappresentato dai deepfake. Una preoccupazione condivisa da ben il 75% degli italiani, che supera di qualche punto percentuale la media globale, fissata al 72%. La consapevolezza riguardo a queste tecnologie è quindi alta, ma resta da capire come le istituzioni e la società civile possano affrontare in modo efficace queste problematiche.

Occhi puntati sulla sicurezza digitale

A livello globale, il panorama dei rischi online presenta differenze significative; paesi come il Sudafrica e l’India mostrano preoccupazioni maggiori rispetto ai deepfake, con percentuali rispettivamente dell’81% e del 78%. Tuttavia, in Europa, la situazione è simile a quella dell’Italia, evidenziando un trend comune di attenzione verso i rischi digitali.

Con la crescente digitalizzazione e l’uso di tecnologie emergenti, diventa cruciale promuovere una cultura della sicurezza informatica, che possa educare cittadini di ogni età e ridurre i rischi legati a un ambiente online sempre più complesso e insidioso.