Educazione all’affettività: un passo fondamentale per combattere la violenza di genere

A Roma, il 2 marzo 2025, Mariastella Giorlandino ha guidato un incontro all’Università Guglielmo Marconi per promuovere l’educazione all’affettività nelle scuole e combattere la violenza contro le donne.
Educazione All'Affettività: Un Passo Fondamentale Per Combattere La Violenza Di Genere Educazione All'Affettività: Un Passo Fondamentale Per Combattere La Violenza Di Genere
Educazione all'affettività: un passo fondamentale per combattere la violenza di genere - unita.tv

Ripensare l’educazione all’affettività nelle scuole è un passo cruciale per affrontare e prevenire la violenza contro le donne. Questo è il messaggio forte e chiaro lanciato da Mariastella Giorlandino durante un incontro tenutosi oggi a Roma, presso l’Università Guglielmo Marconi. L’evento, organizzato dalla Fondazione Artemisia e da Vite Senza Paure Onlus, ha avuto come obiettivo principale quello di combattere il femminicidio, lo stalking, il patriarcato e ogni forma di violenza. La scelta di tenere l’incontro alla vigilia della Festa del Papà non è casuale; Giorlandino ha sottolineato l’importanza di ridefinire il rapporto tra il maschile e il femminile, promuovendo il rispetto e l’educazione all’affettività.

La fondazione Artemisia e il suo impegno

La Fondazione Artemisia, attiva da oltre quarant’anni, si dedica a tematiche cruciali come il mobbing, il bullismo e lo stalking. Durante l’incontro, Giorlandino ha evidenziato come sia fondamentale intervenire rapidamente su queste problematiche per garantire un futuro migliore ai giovani. In collaborazione con il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, la Fondazione sta sviluppando programmi educativi da implementare nelle scuole, con l’intento di affrontare le radici della violenza. Giorlandino ha messo in luce come il senso di possesso, presente sia nel maschile che nel femminile, sia spesso il risultato di una mancanza di affetto. Questo, a sua volta, può portare a una distorta percezione delle relazioni, dove il possesso dell’altro viene scambiato per forza.

Esperienze personali e testimonianze

Giorlandino ha condiviso la sua esperienza personale, raccontando come situazioni difficili vissute in passato l’abbiano profondamente segnata. La sua testimonianza è stata un invito a riflettere sulla necessità di costruire relazioni equilibrate e sane, lontane dalla violenza. La conferenza ha visto la partecipazione di Simona Izzo come moderatrice e di vari esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura, che hanno sottolineato l’importanza di un’educazione che inizi sin dalla scuola e che si integri con l’educazione familiare. Un momento particolarmente toccante è stato quello in cui Daniela Bertoneri, madre di Michelle Caruso, una ragazza di 16 anni uccisa da un coetaneo, ha raccontato la drammatica esperienza della perdita, evidenziando la rabbia e la frustrazione di una generazione che ha superato ogni limite.

La necessità di un cambiamento culturale

Giorlandino, coadiuvata da Maria Grazia Cucinotta nell’organizzazione dell’evento, ha ribadito l’urgenza di abolire il senso di possesso nelle relazioni, che può manifestarsi in amicizie, legami familiari e relazioni sentimentali. Questo atteggiamento distorto porta a considerare l’altro come un’estensione di sé, fino a giungere a conseguenze estreme. Il dibattito ha visto anche la partecipazione di esperti come il magistrato Fernanda Fraioli, la psicologa Francesca Malatacca e Giovanni Carnovale, che hanno analizzato la questione da diverse angolazioni: culturale, legale e educativa.

Dati e riflessioni finali

Il segretario dell’Ugl ha presentato dati significativi riguardanti i rapporti lavorativi tra uomini e donne, sottolineando le disuguaglianze ancora presenti. A chiudere la conferenza è stato Fabio Massimo De Martino, figlio di Mariastella Giorlandino, che ha espresso il suo disagio di fronte a una realtà in cui molti uomini continuano a mantenere una visione distorta del rapporto tra i sessi. La giornata ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento culturale profondo e duraturo.