Una storia di fragilità e speranza si dipana a Milano, dove una madre e i suoi due gemelli, fuggiti da una situazione di maltrattamenti, si trovano al centro di una complessa vicenda di assistenza sociale. Arrivati nella città lombarda a dicembre, la loro permanenza presso un dormitorio per senzatetto in viale Ortles ha preso una piega inaspettata mercoledì scorso, quando la madre, in partenza per una comunità in Campania, ha manifestato segni di agitazione, creando tensione tra i presenti.
La fuga da una situazione di maltrattamento
La madre e i suoi due figli, gemelli, hanno lasciato il loro paese d’origine per sfuggire a un padre violento. Questo allontanamento ha segnato l’inizio di un percorso difficile, culminato con la loro accoglienza al dormitorio di viale Ortles, dove hanno vissuto per tre mesi. Qui, hanno ricevuto supporto da parte dei servizi sociali, in attesa di trovare una comunità adeguata che potesse ospitarli. Tuttavia, la ricerca di una struttura adatta si è rivelata complessa, soprattutto a causa delle problematiche socio-sanitarie legate alla loro situazione.
La scelta di una comunità in Campania, distante da Milano, ha sollevato preoccupazioni. La madre, pur avendo partecipato alle discussioni riguardanti il trasferimento, potrebbe non aver compreso appieno la situazione, portando a un momento di crisi al binario della Stazione Centrale.
L’incidente alla Stazione Centrale
Mercoledì scorso, il momento cruciale si è verificato quando la madre, insieme ai suoi figli, si è trovata al binario della Stazione Centrale di Milano. Qui, in un contesto di forte stress e confusione, ha manifestato un comportamento incontrollato, spaventando i bambini e attirando l’attenzione della Polizia ferroviaria. L’intervento delle forze dell’ordine è stato necessario per gestire la situazione, che si era fatta tesa e difficile.
In un momento di caos, i bambini sono stati accompagnati su un treno da un’assistente sociale, diretti verso la comunità in Campania, mentre la madre è rimasta a Milano, in uno stato di shock, al dormitorio di viale Ortles. Questo allontanamento, sebbene temporaneo, ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i servizi sociali e le associazioni che seguono la vicenda.
La posizione dei servizi sociali e del tribunale
L’assessorato alle Politiche sociali ha chiarito che non vi è mai stata l’intenzione di separare i bambini dalla madre. L’allontanamento è stato disposto come misura temporanea, autorizzata oralmente dalla Procura e successivamente convalidata dal Tribunale, per garantire il benessere dei minori in una situazione di particolare tensione. Tuttavia, il Tribunale per i minorenni ha emesso un provvedimento due giorni dopo, il 14 marzo, riconoscendo la necessità di un ricongiungimento immediato tra i gemelli e la madre.
Il provvedimento ha imposto ai servizi sociali di garantire il collocamento dei bambini in una comunità idonea e di attivare supporto sanitario per affrontare i traumi subiti. Inoltre, è stata fissata un’audizione della madre per il 21 marzo, sottolineando l’urgenza della situazione.
Mobilitazione delle associazioni e risposta del Comune
In risposta a questa complessa vicenda, diverse associazioni hanno iniziato a mobilitarsi. Giovedì scorso, attivisti e sostenitori si sono riuniti al Forum del sociale per protestare contro gli allontanamenti coatti, esprimendo preoccupazione per il benessere della madre e dei bambini. Lunedì, è stato organizzato un presidio con altre donne ospiti del dormitorio, evidenziando la solidarietà e il supporto della comunità.
Il Comune ha cercato di rassicurare, dichiarando che i referenti si stanno attivando per trovare una struttura adeguata e che sono stati ripresi i contatti tra la madre e i suoi figli. La situazione rimane delicata e complessa, ma l’attenzione e l’impegno delle associazioni e dei servizi sociali potrebbero rappresentare un passo importante verso la ricomposizione di questa famiglia in difficoltà.