Fontane di piazza Navona al buio: residenti e commercianti preoccupati per la sicurezza

A Roma, a piazza Navona, le fontane storiche restano al buio dopo i lavori di restauro di novembre e dicembre 2024, suscitando preoccupazioni per la sicurezza tra residenti e commercianti.
Fontane di piazza Navona al buio: residenti e commercianti preoccupati per la sicurezza Fontane di piazza Navona al buio: residenti e commercianti preoccupati per la sicurezza
Fontane di piazza Navona al buio: residenti e commercianti preoccupati per la sicurezza - unita.tv

La situazione delle fontane di piazza Navona, uno dei luoghi più iconici di Roma, è diventata motivo di preoccupazione per residenti e commercianti. Da dicembre, la Fontana dei Quattro Fiumi, la Fontana del Moro e la Fontana del Nettuno sono rimaste senza illuminazione dopo i lavori di restauro, creando un’atmosfera di desolazione e aumentando i timori legati alla sicurezza.

Il buio delle fontane storiche

Le tre fontane, che rappresentano il cuore pulsante di piazza Navona, sono rimaste al buio da quando sono state restaurate tra novembre e dicembre, in vista del Giubileo. Questo intervento, finanziato con oltre 300mila euro di fondi del Pnrr, ha riportato alla luce la bellezza di queste opere d’arte, ma ha anche lasciato un vuoto visivo significativo. La mancanza di illuminazione non solo penalizza l’estetica del luogo, ma crea anche un contrasto evidente con l’illuminazione dei bar e dei ristoranti circostanti.

La situazione diventa particolarmente problematica dopo il tramonto, quando l’oscurità avvolge le vasche monumentali, rendendo difficile la loro fruizione. I commercianti della zona esprimono preoccupazione per la sicurezza, temendo che il buio possa favorire atti vandalici e furti. La desolazione della piazza, priva di una luce adeguata, contribuisce a creare un ambiente poco rassicurante, specialmente per chi lavora e vive in questa area.

La questione della sicurezza

Maurizio Forliti, presidente dell’Associazione Romana Commercianti e Artigiani, ha sollevato importanti questioni riguardanti la sicurezza nella piazza. Secondo lui, l’assenza di illuminazione rende le telecamere di sorveglianza inefficaci, aumentando il rischio di furti e vandalismi. La situazione è paradossale, considerando che i lavori di restauro avrebbero dovuto migliorare la fruizione e la sicurezza del luogo.

La consigliera di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi, ha già contattato la Sovrintendenza per chiarire le ragioni di questo blackout. È fondamentale comprendere come sia possibile che, a fronte di un restauro così significativo, non sia stato ripristinato anche l’impianto di illuminazione. La risposta della Sovrintendenza ha indicato che la responsabilità dei lavori spetta a Areti, la società elettrica, che non ha incluso il rifacimento dell’illuminazione interna delle fontane nel progetto di restauro.

Il rimpallo di responsabilità

La comunicazione tra Sovrintendenza e Areti sembra essere stata fonte di confusione. Durante i lavori, Areti era stata interpellata per programmare la sostituzione dei corpi illuminanti, molti dei quali non funzionanti. Tuttavia, la società ha segnalato difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali necessari, lasciando le fontane al buio per più di tre mesi.

Il risultato di questa situazione è un’illuminazione assente che ha portato a un paesaggio spettrale, come descritto dai commercianti locali. Cristina Campopiano, proprietaria del bar Ai Tre Tartufi, teme che sarà necessario un ulteriore appalto per risolvere il problema dell’illuminazione, il che comporterebbe un nuovo svuotamento delle fontane. Questo scenario si aggiunge ai danni economici già subiti a causa delle transenne e dei lavori di restauro.

Errico De Santis, gestore del ristorante Camillo, ha espresso la sua incredulità per la mancanza di attenzione all’impianto elettrico in un progetto così costoso. La situazione attuale, con lampioni obsoleti e una piazza che di notte appare deserta, ha portato a una crescente frustrazione tra i commercianti e i residenti. La speranza è che le autorità competenti possano risolvere rapidamente questa problematica, restituendo a piazza Navona la sua dignità e sicurezza.