Louis Dassilva, il 34enne attualmente detenuto con l’accusa di omicidio, è stato interrogato per sei ore in seguito alla richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali. L’udienza si è svolta in un clima di tensione, con il pubblico ministero Daniele Paci che ha ascoltato le dichiarazioni dell’imputato riguardo all’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto nel garage di via del Ciclamino. Durante l’interrogatorio, Dassilva ha negato con fermezza le accuse e ha contestato la versione dei fatti fornita dall’ex amante Manuela Bianchi.
Il contesto dell’interrogatorio
L’interrogatorio si è svolto in un momento cruciale per il caso, dopo che i legali di Dassilva avevano presentato una richiesta di scarcerazione. L’imputato è accusato di aver ucciso la 78enne Pierina Paganelli, un delitto che ha scosso la comunità locale. La richiesta di scarcerazione è stata motivata dall’esito di alcuni incidenti probatori, che secondo i difensori avrebbero potuto avvalorare la posizione di Dassilva. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha risposto a tutte le domande, cercando di smontare le accuse che gli vengono mosse.
Le dichiarazioni di Louis Dassilva
Nel corso dell’interrogatorio, Dassilva ha negato di aver incontrato Manuela Bianchi nel garage il 4 ottobre 2023, giorno successivo all’omicidio. Secondo la testimonianza di Bianchi, Dassilva l’avrebbe avvisata della presenza di un cadavere, chiedendole di non spaventarsi. Tuttavia, l’imputato ha smentito categoricamente questa versione, affermando di non essere mai sceso in garage quella mattina. La sua posizione è supportata da due dei tre incidenti probatori, che hanno fornito elementi a suo favore, come tracce di DNA e dispositivi elettronici in suo possesso.
Le accuse contro Manuela Bianchi
Manuela Bianchi, ex amante di Dassilva, è attualmente indagata per favoreggiamento. Durante l’interrogatorio, ha dichiarato di aver compreso che Dassilva aveva già visto il corpo di Paganelli, ma ha anche affermato di non averlo detto perché non era sicura della situazione. Questa ambiguità ha sollevato interrogativi sulla credibilità della sua testimonianza. I legali di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte per evidenziare le incongruenze nelle dichiarazioni di Bianchi, cercando di dimostrare che la sua versione dei fatti non è affidabile.
La decisione del giudice
Al termine dell’udienza, gli avvocati di Dassilva hanno richiesto la scarcerazione del loro assistito, ma la decisione finale spetta al giudice Cantarini, che ha cinque giorni di tempo per pronunciarsi. Nel frattempo, il pubblico ministero Paci ha chiesto un incidente probatorio per riascoltare Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni, un passaggio che potrebbe avere un impatto significativo sul processo. I difensori di Dassilva si sono opposti a questa richiesta, ma la decisione del giudice sarà determinante per il futuro dell’imputato e per l’andamento del caso.