L’industria dei videogiochi in Italia: un panorama in crescita per le donne

Nel 2025, l’industria dei videogiochi in Italia conta oltre 13 milioni di videogiocatori, con un aumento significativo delle donne, che rappresentano il 40% del totale e si affermano anche come professioniste.
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L'industria dei videogiochi in Italia: un panorama in crescita per le donne - unita.tv

Nel 2025, l’industria dei videogiochi in Italia continua a espandersi, coinvolgendo oltre 13 milioni di videogiocatori, pari al 31% della popolazione tra i 6 e i 64 anni. Questo dato emerge dall’ultimo rapporto di IIDEA, l’Associazione di categoria dell’industria videoludica. Il pubblico è principalmente adulto, con una significativa presenza di donne, che rappresentano circa il 40% del totale. L’analisi del settore rivela un crescente interesse da parte delle donne, non solo come giocatrici, ma anche come professioniste.

Identikit delle videogiocatrici italiane

Le videogiocatrici italiane si distribuiscono in diverse fasce d’età, con una concentrazione notevole tra i 15 e i 24 anni e tra i 45 e i 64 anni . I dispositivi di gioco più utilizzati includono i dispositivi mobili, scelti dal 47,5% delle videogiocatrici, seguiti dalle console e dai PC . Molte donne dedicano una parte significativa del loro tempo libero ai videogiochi, bilanciando questa passione con le responsabilità quotidiane.

Thalita Malagò, Direttrice Generale di IIDEA, sottolinea come sempre più donne vedano nei videogiochi non solo un passatempo, ma anche un’opportunità di formazione e carriera. L’industria sta facendo progressi significativi nel promuovere l’inclusione e la parità di genere. La guida “Costruire un campo da gioco“, sviluppata in collaborazione con Women in Games, evidenzia le buone pratiche per favorire ambienti inclusivi nel settore.

Eventi e iniziative per l’inclusione

Il 26 novembre 2024, a Roma, si è tenuto l’evento “Giocatrici, professioniste, protagoniste. Le donne nell’industria dei videogiochi di oggi“, organizzato in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy . Questo incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e figure femminili di spicco nel settore, con l’obiettivo di promuovere una rappresentazione diversificata e inclusiva delle donne nei videogiochi. Malagò evidenzia come questi sforzi stiano incoraggiando sempre più donne a intraprendere carriere nel settore videoludico.

I videogiochi più amati dalle donne

Secondo il rapporto annuale di IIDEA, le donne mostrano una preferenza per i giochi di simulazione, i puzzle e i giochi di ruolo. Tra i titoli più apprezzati nel mobile gaming ci sono Candy Crush, Sudoku e Quiz Game. Per quanto riguarda PC e console, i giochi di ruolo come The Sims, Animal Crossing, League of Legends e Fortnite stanno guadagnando popolarità tra il pubblico femminile.

La presenza delle donne nel settore degli esports è in crescita, con team e tornei dedicati, come le Game Changers di Valorant e le Women’s Leagues di League of Legends. Anche le piattaforme di streaming come Twitch e YouTube Gaming stanno vedendo un aumento delle streamer donne, molte delle quali hanno creato community attive e coinvolgenti.

Donne nel settore videoludico: professioniste in crescita

I dati mostrano un aumento della presenza femminile nel settore videoludico, sia come videogiocatrici che come professioniste. In Europa, il 23,7% dei lavoratori nel settore sono donne, mentre in Italia la percentuale è del 24% su un totale di 2.400 professionisti. Le donne sono maggiormente rappresentate in ruoli di supporto, come marketing e comunicazione, ma anche in ambito artistico come animatrici e artiste 2D/3D. Sebbene il numero di programmatrici e game designer sia ancora contenuto, si registra una crescita costante.

Videogiochi e materie STEM

I videogiochi stanno emergendo come uno strumento efficace per avvicinare le ragazze alle materie STEM . Una ricerca dell’Università di Surrey ha rivelato che le ragazze che videogiocano hanno una probabilità tre volte superiore di intraprendere carriere STEM rispetto a quelle che non giocano. Questo avvicinamento al mondo videoludico contribuisce a rafforzare la fiducia delle ragazze nelle loro capacità, aiutandole a superare i pregiudizi culturali legati alle materie scientifiche.

L’industria dei videogiochi in Italia sta quindi vivendo un periodo di trasformazione, con un crescente coinvolgimento delle donne in vari ambiti, sia come giocatrici che come professioniste, contribuendo a un panorama sempre più inclusivo e diversificato.