Rinnovo del consiglio di Generali: il comitato dei gestori si prepara a depositare la lista dei candidati

Il Comitato dei Gestori di Assogestioni accelera la selezione dei candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali, con Maria Luisa Gota in pole position per la presidenza.
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Rinnovo del consiglio di Generali: il comitato dei gestori si prepara a depositare la lista dei candidati - unita.tv

Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali si avvicina e il Comitato dei Gestori di Assogestioni sta accelerando i tempi per la presentazione della lista dei candidati. Questo passaggio rappresenta un momento cruciale per la finanza italiana, con importanti decisioni in arrivo. I gestori si sono riuniti in un incontro ristretto per discutere i nomi da proporre, ma la decisione finale sul deposito della lista non è ancora stata presa.

L’incontro dei gestori: i protagonisti del settore

Nell’incontro di ieri, il Comitato dei Gestori ha visto la partecipazione di rappresentanti di Intesa Sanpaolo, attraverso Fideuram ed Eurizon, e di Banco Poste, due delle principali società di gestione del risparmio in Italia. Questo incontro ha avuto l’obiettivo di definire una lista di candidati di alto profilo, selezionati con l’assistenza dell’head hunter Chaberton Partners. Tra i nomi in discussione c’è quello di Maria Luisa Gota, candidata alla presidenza di Assogestioni, che potrebbe portare una nuova visione e competenza al vertice dell’associazione. La lista finale, che sarà presentata all’assemblea del 24 aprile, è attesa con grande interesse, poiché potrebbe influenzare significativamente le dinamiche del consiglio di amministrazione di Generali.

La lista dei candidati: tempistiche e valutazioni

La lista di tre membri è ormai pronta e oggi è prevista una nuova riunione, questa volta allargata, per valutare anche i profili di rischio associati ai candidati, con il supporto di uno studio legale. Tuttavia, la decisione di partecipare al rinnovo del consiglio di amministrazione di Trieste non è ancora stata ufficializzata. Secondo le informazioni circolanti nel mercato, sembra che ci sia una forte propensione a procedere con il deposito della lista, ma le conferme ufficiali tardano ad arrivare.

La scadenza per la presentazione delle liste è fissata al 29 marzo, e si prevede che Mediobanca, azionista con una partecipazione del 13,1% in Generali, presenterà una lista di 13 candidati. Tra questi ci saranno il CEO Philippe Donnet e il presidente Andrea Sironi, entrambi in corsa per un rinnovo, sostenuti da un nuovo piano industriale. Quest’anno, l’assemblea di Trieste si preannuncia particolarmente intensa, con una vera e propria conta dei voti tra i vari gruppi di azionisti.

Le forze in gioco: il fronte Caltagirone e gli altri azionisti

A fronte della proposta di Mediobanca, si delinea un altro schieramento, guidato dal gruppo Caltagirone, che detiene il 7% di Generali. Questo gruppo sta cercando di raccogliere consensi anche da Delfin, azionista con una quota del 9,8%. Le sei candidature che il gruppo Caltagirone presenterà non includeranno né il CEO né il presidente, poiché l’attenzione è attualmente rivolta ad altre questioni, come la partita aperta da Mps su Mediobanca.

Altri azionisti, come Fondazione Crt ed Edizione , non hanno ancora espresso una posizione chiara. Fonti vicine alla holding Edizione indicano che la loro partecipazione ha una valenza puramente finanziaria, con un approccio simile a quello di un fondo sovrano. In questo contesto, le decisioni saranno orientate da una visione a lungo termine. Infine, Unicredit, con una quota superiore al 5%, potrebbe influenzare notevolmente l’esito del voto, rendendo la situazione ancora più complessa.

Monte dei Paschi e l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca

Parallelamente alle dinamiche di Generali, il Monte dei Paschi di Siena è impegnato in un’altra importante operazione: l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Il 17 aprile, l’assemblea della banca, guidata dal CEO Luigi Lovaglio, sarà chiamata a votare sull’aumento di capitale da 13,3 miliardi di euro, interamente in azioni. Oggi, la banca pubblicherà la documentazione necessaria, che include relazioni finanziarie e bilanci, fondamentali per gli azionisti che parteciperanno al voto.

Il numero di azioni da emettere potrebbe essere rivisto per allinearsi con eventuali disallineamenti nei dividendi di Mps e dell’acconto di Mediobanca, previsto prima della conclusione dell’operazione, fissata per luglio. Questi sviluppi evidenziano come il panorama finanziario italiano sia in continua evoluzione, con importanti decisioni in arrivo che potrebbero ridefinire gli equilibri tra i principali attori del settore.